FULVIO D’ERI
Cronaca

Via Aglietti, c’è Malgrati. Di Nunno cambia ancora

Due punti in 7 gare, il patron richiama il tecnico esonerato a metà febbraio. E conferma: "Ormai vivo sotto scorta della Digos e voglio vendere il club".

Via Aglietti, c’è Malgrati. Di Nunno cambia ancora

Il Lecco cambia ancora: via Alfredo Aglietti, sulla panchina dei blucelesti si siederà nuovamente Andrea Malgrati. La decisione, maturata domenica dopo il pareggio casalingo (1-1) contro il Cittadella che ha avvicinato ancor più alla C la compagine lecchese, non ha ancora i crismi dell’ufficialità ma è ormai cosa certa. Aglietti, arrivato a metà febbraio in sostituzione dellla coppia Bonazzoli-Malgrati (che a sua volta aveva sostituto Luciano Foschi dopo 6 giornate), paga a caro prezzo l’incapacità di dare un’impronta alla compagine lecchese. E soprattutto il fatto che in 7 partite la squadra ha raccolto la miseria di 2 soli punti, frutto di altrettanti pareggi e di 5 sconfitte nette.

Bottino che la relega all’ultimo posto a 10 punti dai playout. La situazione precipitata già alcune settimane fa e dopo il ko contro il Sudtirol, il mister toscano è stato vicinissimo all’esonero. Poi la situazione pareva essersi normalizzata fino a domenica scorsa. Due i nomi sul taccuino del Lecco: Luciano Foschi e Andrea Malgrati, entrambi sotto contratto, mentre Bonazzoli si è tirato fuori dalla mischia. La conferma di Malgrati, impegnato a Coverciano nel corso allenatori per poter conseguire il patentino e poter allenare in C, l’ha data lo stesso Di Nunno. "Si, ho deciso, sulla panchina del Lecco ritornerà Andrea Malgrati – ci ha detto il patron lecchese -. Dopo il deludente pareggio col Cittadella, ho comunicato a Aglietti l’esonero. Per andare in panchina Andrea Malgrati avrà bisogno di una deroga di un mese (deroga simile a quella che ottenne Fabregas al Como, ndr) e verrà affiancato da un secondo che si è scelto lui". Si attende quindi solo l’ok dalla Federcalcio e poi Malgrati sarà di nuovo sulla panchina del Lecco.

Sul fronte cessione del club la situazione è più fluida, sebbene Di Nunno confermi la voglia di andarsene da Lecco. "Sono molto deluso, c’è la Digos che mi scorta da quando arrivo allo stadio a quando me ne vado – dice il patron lecchese -, non me lo sarei mai aspettato un atteggiamento di contestazione così forte da parte di una tifoseria dopo che ho rilevato una società fallita e l’ho portata fino alla serie B. La mia intenzione pertanto è quella di cedere, io a Lecco non rimango. Il cinese Alex Lin allo stadio? Certo, ce l’ho portato io, a dimostrazione che io il Lecco non lo lascerò allo sbando ma la trattativa coi cinesi, finora, non è affatto decollata. Quel che è certo è che sto cercando di vendere…".