Lecco, la variante inglese ancora non c'è. Ma aumentano i ricoveri e i casi più gravi

Negli ospedali di Lecco sono 187 i pazienti Covid ricoverati, 39 sono gravi. Non sono stati invece ancora riscontrati casi di variante inglese

Un paziente all'ospedale Manzoni  di Lecco

Un paziente all'ospedale Manzoni di Lecco

Lecco, 18 febbraio 2021 – Aumentano i pazienti Covid  e i pazienti Covid più gravi negli ospedali di Lecco. Sono attualmente 187 i malati di coronavirus ricoverati nei reparti degli ospedali Alessandro Manzoni di Lecco e San Leopoldo Mandic di Merate: 124 sono ricoverati a Lecco e gli altri 63 a Merate. Il 21 gennaio, erano invece 177 cioè 10 in meno, di cui 118 a Lecco e 60 a Merate. I pazienti critici ricoverati in terapia intensiva sono 13, di cui 8 a Lecco e 5 a Merate, rispetto agli 11 del mese scorso, quando i pazienti Covid ricoverati in rianimazione erano sempre 8 a Lecco ma 3 a Merate. Sono aumentati anche i pazienti sottoposti a ventilazione assistita con la Cpap: sono 26 in tutto, di cui 16 a Lecco e a 9 a Merate, rispetto ai 22 di fine gennaio, di cui 13 erano a Lecco e 9 a Merate. L'11 gennaio invece i malati di Covid ricoverati in provincia di Lecco erano 200 i pazienti, di cui 136 all'Alessandro Manzoni e 64 al San Leopoldo Mandic, mentre a metà dicembre 260 e a metà novembre 330. Dopo una consistente riduzione del numero di malati di Covid ricoverati, la curca del contagio è quindi tornata nuovamente a salire.

Al momento i lecchesi sembrano però almeno immuni dalla variante inglese. Ad oggi non sono stati infatti riscontati né casi né tanto meno focolai, sebbene si stia attendendo l'esito di alcuni campioni su casi sospetti inviati ad analizzare nei laboratori del Policlinico San Matteo di Pavia. Secondo gli esperti di sanità pubblica che lavorano nell'Asst lecchese è molto probabile che in realtà la variante inglese sia già sbarcata e arrivata anche sulle sponde le lago di Lecco, semplicemente non sarebbe stata tuttavia ancora intercettata ufficialmente perché chi l'avrebbe contratta non è stato sottoposto a esami specifici poiché non avrebbe manifestato condizioni e sintomi tali da renderli necessari. E ammesso anche che realmente la variante inglese non si sia ancora manifestata in provincia di Lecco si teme che sarebbe comunque solo questione di giorni.