Per quale motivo il “Club di Lettura” è destinato ai ragazzi dagli undici ai quattordici anni?
"I motivi sono molti, tra cui il desiderio, dopo l’epoca Covid, di tornare a lavorare con i ragazzi e riavvicinarli all’ambiente biblioteca, non solo leggendo libri, ma anche vedendo film, con una modalità di fruizione diversa".
Quali sono i vantaggi di essere in un Club di lettura?
"La condivisione, la discussione “emotiva” e non scolastica, la possibilità di leggere libri inaspettati, di conoscere meglio noi stessi… e di divertirsi molto!"
Come si è evoluto il rapporto tra lettura e mondo dei giovani in epoca Covid?
"Le lunghe chiusure della biblioteca e l’indisponibilità di un servizio a domicilio hanno portato le persone lontano dall’edificio e dallo studio di gruppo.
Per quanto riguarda la lettura, credo, invece, che non sia diminuita, al contrario penso che i libri siano sempre, e continueranno ad esserlo, la “Memoria dell’umanità".
I ragazzi sembrano essere più attratti dalla tecnologia che dalla lettura. Cosa direbbe alle nuove generazioni?
"La lettura non esclude la tecnologia. Ci sarà un momento in cui una persona molto tecnologica sentirà il bisogno di leggere e lo farà, in modo naturale. Leggere è un passatempo, non una forzatura".