Ucciso dal padre a Bergamo: i segni di altre coltellate

Esami eseguiti sulla vittima di un omicidio volontario aggravato dal grado di parentela a Bottanuco, Bergamo, rivelano tre fendenti mortali e due piccole ferite. Il pensionato accusato ha negato la volontà di uccidere. Domani si terranno i funerali.



Ucciso dal padre a Bergamo: i segni di altre coltellate

Ucciso dal padre a Bergamo: i segni di altre coltellate

In attesa che arrivino gli esiti degli esami chiesti dalla procura, in particolare le analisi sul capello (per chiarire se la vittima nell’ultimo periodo era ancora dipendente dalle droghe o solo dall’alcol) dall’autopsia, effettuata settimana scorsa al Papa Giovanni XXII di Bergamo, è emerso un altro dettaglio. Oltre ai tre fendenti sferrati all’addome con il coltello dalla lama lunga 20 centimetri, Gianbattista Corna, 54 anni, presentava anche due piccole ferite all’altezza di un gamba. Provocate, probabilmente, con il primo coltello impugnato dal padre Paolo Corna, 77 anni.

L’arma con la lama più piccola che la moglie, Giuseppina Verzeni, testimone oculare del dramma famigliare che di lì a poco si sarebbe consumato, gli aveva tolto dalle mani. Era domenica 3 settembre, a Bottanuco, nell’abitazione di via Castelrotto al civico 24, teatro dell’omicidio. Paolo Corna, difeso dall’avvocato Barbara Bruni, dallo scorso lunedì si trova nella cella di sicurezza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. Deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal grado di parentela. L’omicidio è avvenuto in seguito a una lite. Lo stipendio da operaio del figlio Gianbattista, tornato a vivere con i suoi, era gestito dai genitori proprio per evitare che cadesse di nuovo in tentazioni pericolose.

Domenica aveva chiesto del denaro ai genitori: 20 euro. Giambattista era alterato dall’alcol. Tutto inizia in cucina. Il figlio aggredisce il padre, spintona anche la madre. Il 77enne reagisce sferrando due pugni ai fianchi. E poi afferra il coltello piccolo con il quale provoca i tagli superficiali emersi nell’autopsia. Ma il culmine, con i fendenti mortali, si consuma nella camera da letto del 54enne. La seconda arma ha una lama lunga 20 centimetri. Con questa il padre sferra tre colpi al figlio. Poi la chiamata al 118. E l’arresto dell’anziano. In seguito all’interrogatorio, il gip Federica Gaudino ha convalidato l’arresto. Parlando, nella sua ordinanza, di "pericolosità sociale". Rilevando che l’anziano ha agito davanti a sua moglie che "lo aveva invano disarmato una prima volta". Colpendo più volte il figlio nonostante lui gli chiedesse di smettere. Il pensionato ha negato la volontà di uccidere. E domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Bottanuco si funerali di Giambattista Corna. Francesco Donadoni