Ubriaco si mette al volante Uccide pensionato e scappa

Urago d’Oglio, l’ultimo caso in tarda serata sulla Strada Provinciale 2. Ha abbandonato la vittima in un fosso: poco dopo è stato arrestato

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di Milla Prandelli

Non importa se aveva trascorso la giornata a bere con conoscenti. Si è comunque messo alla guida. E poco dopo ha investito e ucciso un uomo. Non solo. È fuggito, omettendo il soccorso e lasciando il poveretto sdraiato in un fosso lungo la strada, morto senza un perché sotto il cielo di Pasquetta. Questa è la cronaca dell’ultimo incidente stradale mortale avvenuto nel Bresciano.

È accaduto attorno alle 23 del lunedì dell’Angelo, lungo la Strada Provinciale 2 che da Urago d’Oglio porta a Rudiano, circa all’altezza del cavalcavia che consente il transito della Brebemi. La vittima si chiama Guglielmo Marini, aveva 77 anni e abitava a Palazzolo. Aveva trascorso la sera di festa con la moglie alle giostre di Urago d’Oglio con alcuni amici. Per non fare stancare la donna aveva deciso di andare a prendere l’auto, posteggiata abbastanza distante, lasciando lei alla fiera pasquale. Sarebbe tornato di li a poco, con la loro vettura, che avrebbero usato per tornare alla loro abitazione. Invece non è mai arrivato. La signora, quando ha visto che ritardava, ha provato a chiamarlo diverse volte. Poi, non ottenendo risposte, ha chiesto aiuto al 112, che ha immediatamente allertato la Compagnia dei carabinieri di Chiari.

I militari del nucleo radiomobile sono andati a cercare Marini, trovandolo ormai esanime in un fosso che corre lungo la provinciale, dove è finito a causa dell’urto, segnalato da alcuni pezzi di automobile rimasti a segnalare quanto successo. A nulla è servito chiedere l’aiuto dei soccorritori del 118. Marini era già morto. Si dovrà capire se, in caso di soccorso, avrebbe potuto salvarsi. Nel giro di pochissimo i carabinieri clarensi, anche grazie all’aiuto degli agenti della polizia locale di Urago d’Oglio e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza installati lungo la strada sono giunti a un 50enne di Rudiano, di nazionalità italiana ma originario della Bosnia. Lo hanno trovato in paese, con la sua Jaguar pesantemente danneggiata. I pezzi mancanti coincidono con quelli trovati a poca distanza dal palazzolese, lungo l’ultimo tratto di asfalto che ha percorso nella sua vita, persa a causa di chi stava guidando in stato di ebbrezza, come hanno dimostrato le analisi fatte nel momento in cui l’uomo è stato fermato. Le sue iniziali sono M.P. Ora si torva in carcere a Brescia con le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso. Il corpo di Marini è a disposizione dell’autorità giudiziaria.