Tuffo proibito dalla galleria: un’altra vittima

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È stato un gioco proibito pericoloso, anzi mortale, quello che ieri è costato la vita a un 26ennemorto annegato dopo un tuffo vietato dalla galleria del Moregallo, sulla sponda occidentale del ramo lecchese del Lago di Como a Mandello del Lario. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, lo hanno lanciato i suoi amici che non lo hanno visto più riemergere: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco. I soccorritori hanno impiegato ore a localizzare il giovane, che è rimasto sommerso in acqua a lungo. Quando i sommozzatori dei pompieri sono riusciti a recuperarlo solo a serata inoltrata ormai non era altro che un cadavere. Dai primi accertamenti sembra che il giovane si sia buttato da uno dei finestroni della galleria del Moregallo, che è un zona interdetta e chiusa con cancelli.

Ha compiuto un salto di una mezza dozzina di metri. Resta ancora da chiarire se sia finito contro le rocce o il fondale, piuttosto che se abbia impattato malamente con l’acqua. "Non sappiamo più come spiegare che da lì non ci si può tuffare e che è veramente pericoloso", commenta laconico Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, che vorrebbe vendere quella galleria in disuso anche per evitare simili incidenti. Il 26enne è la seconda vittima del lago in un giorno con il 23enne di Pozzo d’Adda affogato a Lierna, la terza in quattro giorni dopo il romeno di 26 anni annegato mercoledì a Onno di Oliveto mai più ritrovato. Domenica scorsa invece un brasiliano di 34 anni di Milano è affogato nel lago di Annone a Oggono.

D.D.S.