Troppa acqua “si perde” nel viaggio verso le case

Punte del 43% di dispersione nella rete di distribuzione

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Il 43% dell’acqua che scorre nella rete degli acquedotti lecchesi non arriva ai rubinetti. Su 51 milioni di metri cubi d’acqua immessa nei 2.388 chilometri di tubature, cioè 51 miliardi di litri, solo 29 milioni di metri cubi o 29 miliardi di litri, viene fatturata perché arriva a destinazione. Il resto si perde per strada, per piccole e grandi falle. Le dispersioni idriche, che dipendono sopratutto da una rete vecchia, specie in alcune zone, sono però notevolmente diminuite: dal 2016 in poi sono stati investiti da Lario Reti Holding – la società per il servizio idrico integrato – oltre 32 milioni di euro per ridurle. Dove gli interventi si sono conclusi, le dispersioni sono scese sotto il 30%, una soglia fisiologica al di sotto della quale è difficile andare secondo gli esperti di Arera, l’Autorità nazionale di regolazione per energia reti e ambiente.

Per ridurre gli sprechi devono però compiere la propria parte anche i cittadini: "Sprecare acqua è un doppio errore – spiegano da Lario Reti Holding –. Significa non solo sprecare una risorsa preziosa per la quale viene consumata energia per mandarla nelle case, ma comporta anche investire risorse per depurarla e immetterla infine nei laghi e nei fiumi senza che sia stata adeguatamente sfruttata". D.D.S.