ROBERTO CANALI
Cronaca

Treni, il freddo porta ritardi. C’è la brina sui binari. Passeggeri appiedati

Una traversia in più per i pendolari della linea ferroviaria che collega Lecco a Como: il convoglio non è riuscito ad affrontare una salita, rientro in stazione con le proprie gambe .

Treni, il freddo porta ritardi. C’è la brina sui binari. Passeggeri appiedati

Treni, il freddo porta ritardi. C’è la brina sui binari. Passeggeri appiedati

Le avevano viste tutte i pendolari della linea ferroviaria Lecco-Como, ma non di dover tornare indietro per il treno che non riusciva ad affrontare una salita, neppure particolarmente irta, per colpa della brina sui binari che faceva scivolare le ruote del convoglio troppo pesante.

"Da settimane si verificano quotidianamente ritardi nelle corse, guasti all’infrastruttura e ai treni – spiega Giovanni Galimberti, portavoce dei pendolari della linea –. Sulla tratta circola abitualmente un treno composto da due vetuste ALn668 risalenti agli anni ’70 alcuni dicono anche anni ’50. Da giovedì questo treno non è più composto da due vetture ma da una sola, il risultato è che in particolare la prima corsa del mattino da Lecco verso Como è pienissima di persone, stipate come sardine su una sola vettura anziché su due". Ieri mattina oltre a un guasto all’infrastruttura nei pressi di Cantù, che ha fatto partire i treni in ritardo di 30 minuti, si è aggiunta la brina sui binari.

"Il primo treno del mattino da Lecco a Como, il numero 10414, era composto da una sola vettura, strapiena, in ritardo, prima di Cantù il treno ha slittato per colpa della brina sui binari – spiega il comitato dei pendolari –. Ai viaggiatori il personale di bordo ha spiegato che a causa del peso era necessario tornare indietro. Il treno doveva arrivare a Como alle 7:29 e invece alle 8:42 il convoglio si è fermato fra Brenna e Cantù. I treni successivi ovviamente sono stati bloccati e cancellati". Molti viaggiatori, tra i quali diversi studenti, sono scesi alla stazione di Brenna mentre altri sono tornati a Merone, per tutti è stato necessario proseguire il viaggio con mezzi propri.