Topo di appartamento nei guai . Era amante del piano terra

Como, straniero alla sbarra dopo colpi in tre province

Una serie di furti in abitazione commessi tra Como, Lecco e la zona della Bergamasca, che nel 2019 li avevano condotti in carcere, e ora a processo. Ieri si è aperto il dibattimento per Kristjan Tarazhi, albanese di 40 anni domiciliato a Giussano, accusato di una serie di furti commessi a Como nel 2018. Sono invece state stralciate le posizioni di altri due imputati: Ilir Hoxha, 33 anni, dichiarato irreperibile, ed Ersuel Nanushi, connazionale di 39 anni residente a Giussano, che ha seguito una diversa strada processuale. Le indagini su di loro erano state condotte dalla Squadra Mobile di Como, che si era incrociata con i colleghi di Bergamo, che stavano procedendo sugli stessi soggetti per furti analoghi commessi nello stesso periodo. Nel 2019 era stata eseguita la misura cautelare, ma Tarazhi e Nanushi erano già in carcere da mesi, arrestati in flagranza di reato di furto a San Fermo della Battaglia. Da lì, la polizia aveva ricostruito anche altri colpi che gli erano stati attribuiti. La refurtiva era sempre di soldi, oggetti preziosi, tra cui collane, braccialetti e anelli, e i furti commessi con la stessa tecnica: forzando una finestra a piano terra, riuscivano ad entrare nelle abitazioni. Ora, a distanza di quattro anni, Tarazhi ha deciso di affrontare il processo dibattimentale, iniziato ieri a Como. Pa.Pi.