
Il teschio nel cielo di Barzanò (foto di Mario Frigerio da Facebook)
Barzanò (Lecco), 3 dicembre 2018 – Un teschio etereo nel cielo di Barzanò. A immortalare la sorta di cranio fluttuante è stato casualmente un fotoamatore sopra piazza Mercato, in centro paese. Lo scatto è di Mario Frigerio che l'altro giorno voleva catturare con il proprio smartphone il sole tra i rami di un grande albero, salvo accorgersi poi a posteriori di una strana figura che, ingradita, sembra proprio un teschio.
“Osservando la foto sullo smartphone, l’attenzione è attratta da una piccola macchia azzurra in alto a destra: una piccola luna in piena luce? - racconta l'autore che ha postato il click sulla pagina Facebook del gruppo “Sei di Barzanò se” -. L’ingrandimento rivela un’immagine strana, un teschio dalle grandi orbite nere. L’immaginazione si sbriglia: un riflesso bizzarro della fotocamera, un segno dal cielo, un ufo?” E' lui stesso ad azzardare una spiegazione logica e scientifica: “ Il 12 ottobre l’astronomo Vito Lecci sul sito AstronomiCast ha dato notizia di un ''teschio spaziale'' in avvicinamento alla terra, cioè un asteroide di classe Apollo, di circa mezzo chilometro di diametro, dalla forma tondeggiante, ma dalla sinistra similitudine ad un teschio umano, il cui nome è 2015 TB145”. Secondo l'astronomo però il “teschio spaziale” avrebbe dovuto passare “vicino” alla terra, alla distanza di circa 39 milioni di chilometri, l'11 novembre, non a dicembre.
“Che il buon asteroide dalla faccia inquietante si sia attardato per qualche giorno a guardare, affascinato anch’esso dalla bellezza della nostra Brianza?”, si chiede il fotografo. Che con un cellulare, per quanto di ultima generazione, e a mano libera si riesca a immortalare un corpo celeste tanto distante, compreso quello che è stato ribattezzato l'asteroide di Halloween, è ovviamente impossibile, molto probabilmente il teschio fotografato è solo un riflesso della luce. La foto in rete però piace e ha scatenato la fantasia degli utenti social, tra chi sostiene si tratti appunto di un asteroide o un meteorite e chi suggerisce che l'immagine più che un teschio ricordi il celebre dipinto “L'urlo” del pittore pittore norvegese Edvard Munch.