
Il Teatro della Società
Lecco, 9 maggio 2017 - Straordinari fuoriprogramma per alcuni dipendenti di Palazzo Bovara che dovranno sopperire all’ormai totale assenza di personale al Teatro della Società. È l’ultima novità connessa al recente fallimento della cooperativa che aveva in gestione il servizio nella struttura neoclassica progettata da Giuseppe Bovara insieme a quello della Biblioteca civica “Uberto Pozzoli”. Il crac della cooperativa ha lasciato il Teatro senza “maschere” ma sin da subito l’amministrazione comunale ha rassicurato che sulla conclusione della stagione teatrale attesa per il 31 maggio prossimo, quando lo stabile chiuderà per lavori di ristrutturazione. Sono ancora tre gli spettacoli mancanti e Palazzo Bovara si cautela utilizzando il personale degli altri uffici per tenere aperto l’edificio e far proseguire regolarmente e senza intoppi gli spettacoli.
Per mantenere il Teatro in funzione serve la presenza, durante gli spettacoli, di persone che abbiano una preparazione “certificata” contro eventuali incendi. Che siano impiegati dell’anagrafe o lavoratori negli uffici dei tributi. «Stiamo impiegando nostri dipendenti che abbiano l’attestazione di alto rischio, prevista per garantire l’accesso al teatro – spiega l’assessore alla Cultura Simona Piazza –. In questo momento stiamo aspettando le risposte dalle altre cooperative che avevano partecipato al bando e, per non interrompere il servizio, andiamo avanti così». Venerdì scorso per l’opera di Mozart “Le nozze di Figaro”, erano in servizio alcuni dipendenti dell’ufficio di Protezione civile per salvaguardare in caso di incidenti in loco. Ovviamente in straordinario, quindi pagato, e con la possibilità di vedersi l’opera gratis. I disagi veri riguardano gli ormai ex dipendenti che hanno perso la propria occupazione, tra l’altro proprio a ridosso del Primo Maggio. In secondo luogo al Teatro sociale, ma soprattutto alla biblioteca Pozzoli. Sono otto i dipendenti che non lavorano più nel centro, mentre a garantire il servizio sono rimasti i 14 assunti dal Comune che ora tengono aperti da soli la biblioteca. Palazzo Bovara non sta a guardare. «La direttrice del servizio Maria Giovanna Ravasi, insieme alla dirigente Marina Panzeri, si sono già mosse per contattare le altre tre cooperative che all’ultimo bando si erano posizionate dietro alla vincitrice», aveva spiegato Piazza.
«Devono farci sapere entro qualche giorno se possono far fronte al servizio. In caso di risposta positiva il disagio durerà poche settimane. Altrimenti, bisognerà rifare il bando e potremmo avere problematiche per un paio di mesi». Per ora non ci sono ancora novità in merito. Sarà da capire nei prossimi giorni se una cooperativa arrivata dietro la vincitrice riuscirà a garantire il servizio e, quindi, eliminare i disagi a Palazzo Bovara.