
La Guardia di finanza
Lecco, 15 febbraio 2021 - Ventotto milioni di euro di imponibile non dichiarati e altri 6 milioni di tasse non pagate. Per questo i militari della Guardia di finanza di Lecco hanno denunciato tre imprenditori lecchesi del settore del commercio all'ingrosso di mobili per ufficio e dichiarato il fallimento di una delle loro due società.
I mobili che i tre mobilieri vendevano costavano troppo poco, addirittura meno del costo di produzione: per i clienti si trattava di un vero affare, ma gli investigatori della Finanza del capitano Michele Bussu comandante del gruppo di Lecco hanno subito intuito che i conti non potevano quadrare. E dalle indagini, coordinate dai sostituti procuratori di Lecco Paolo Del Grosso e Andrea Figoni, è infatti emerso che attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 30 milioni di uro, i proprietari di due società cartiere lecchesi formalmente intestate a teste di legno prestanome avevano comperato diverse partite di mobili da vari fornitori anche di San Marino per poi rivenderli in tutta Italia a prezzo di saldo, facendo tra l'altro concorrenza sleale.
Agli accertamenti hanno collaborato anche agenti delle forze dell'ordine straniere e sono state richieste rogatorie internazionali per effettuare perquisizioni durante le quali è stata sequestrata parecchia documentazione contabile e parallela. Dall'Agenzia delle Entrate sono stati già notificati avvisi di accertamento per cercare di recuperare le tasse non pagate, sebbene sarà molto difficile, poiché i soldi sarebbero già stati fatti sparire: una delle società è appunto fallita, l'altra ha le casse vuote.