DANIELE DE SALVO
Cronaca

Tagli alla sanità in Brianza, a Merate resterà solo il veterinario: “Un passo indietro nei servizi”

La sede non chiuderà completamente i battenti, come comunicato ai dipendenti. Ma gli attivisti del Tavolo della sanità locale denunciano un altro smantellamento

Carmelo Scarcella, direttore dell’Ats

Carmelo Scarcella, direttore dell’Ats

Un presidio a scartamento ridotto. La sede meratese di Ats della Brianza non chiuderà completamente i battenti, come comunicato settimana scorsa a quanti lì lavorano: resteranno alcuni sportelli per gli utenti e continuerà a prestare servizio un veterinario pubblico, che in futuro si occuperà pure dei randagi accolti al canile municipale.

"Verrà mantenuto a Merate un presidio di front office per il disbrigo di alcune pratiche veterinarie ed è confermata la presenza di un veterinario per l’aria di igiene urbana anche nell’ottica della futura istituzione del canile sanitario provinciale, prevista proprio a Merate", spiegano dall’Agenzia di tutela della salute della Brianza, diretta da Carmelo Scarcella, cui fanno capo le province di Lecco e Monza.

Attualmente nella sede Ats di Merate, che si trova nella stessa area del San Leopoldo Mandic, ci sono 4 assistenti sanitarie della struttura di Medicina di Comunità che svolgono attività di back office, senza contatto con il pubblico: saranno trasferite nelle sedi principali del dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria.

Ci sono poi 2 amministrativi e 8 veterinari del dipartimento di Veterinaria e sicurezza degli alimenti di origine animale, che svolgono la maggior parte delle prestazioni sul territorio per controlli in impianti alimentari, allevamenti, grande distribuzione, laboratori. Molte pratiche vengono effettuate da remoto: si contano una ventina di utenti fisici a settimana, la maggior parte per documenti o pagamenti connessi all’attività dei veterinari.

"Rappresenta un passo indietro nel mantenimento dei servizi sanitari locali", denunciano tuttavia gli attivisti del Tavolo della sanità locale e i Dem, già impegnati contro lo smantellamento dell’ospedale.