Lomagna, suor Luisa uccisa ad Haiti: l’agguato faceva parte di un piano

Tamponata in auto, i colpi sparati a bruciapelo e poi la fuga. L’arcivescovo di Milano Mario Delpini: "Morta per insegnarci a vivere"

Suor Luisa Dell’Orto uccisa ad Haiti durante un agguato

Suor Luisa Dell’Orto uccisa ad Haiti durante un agguato

Lomagna (Lecco), 29 giugno 2022 - Le hanno teso una vera e propria imboscata. L’ipotesi della rapina finita male ormai non regge più. In Procura di Roma è stato aperto d’ufficio un fascicolo d’inchiesta per l’omicidio di suor Luisa Dell’Orto, la piccola sorella del Vangelo originaria di Lomagna che sabato scorso è stata freddata a colpi di pistola, tra le strade della capitale di Haiti, due giorni prima di compiere i 65 anni anni. Dalle poche informazioni disponibili, i killer l’hanno tamponata in auto, costringendola a fermarsi: dopo l’incidente pianificato uno degli assassini è sceso dall’auto, a passi svelti ha avvicinato la religiosa brianzola e ha subito premuto ripetutamente il grilletto della pistola che impugnava contro di lei, mentre era ancora nell’abitacolo della sua vettura, senza nemmeno concederle il tempo rendersi conto di quello che stava accadendo.

Una volta svuotato il caricaricatore dell’arma il killer è risalito in auto senza rubare nulla ed è scappato insieme al complice che guidava. I magistrati italiani vorrebbero che la salma non venisse toccata fino al trasferimento del feretro in patria, in modo da poter disporre un’autopsia accurata e provare ad accertare le esatte circostanze del suo assassinio. "Non so perché sia morta, se perché ad Haiti la vita non vale nulla, se perché la sua sollecitudine verso i più poveri desse fastidio a qualcuno, se perché ci sono uomini che sanno solo uccidere – ha commentato intanto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, durante la recita del rosario l’altra sera nella parrocchiale di Lomagna -. Io credò però che sia morta per insegnarci a vivere". Alla veglia di preghiera ha partecipato pure il vicario episcopale di Lecco monsignor Maurizio Rolla: "È stata una testimone vera e sani, con tanti fatti e poche parole", il suo ricordo. In chiesa, vicino ai familiari e alle consorelle, si sono seduti il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, il questore Alfredo D’Agostino e il sindaco Cristina Citteri.