Stuprata in pieno giorno da un conoscente

Stuprata in pieno giorno da un conoscente, che con una scusa l’avrebbe condotta in uno stabile abbandonato e poi violentata senza pietà. È quanto ha denunciato una quarantenne bresciana. Il presunto aggressore, un ventiquattrenne di origine somala, è finito in carcere al culmine di un’indagine lampo condotta dalla Locale e dal pm Ettore Tisato. I fatti risalgono alla fine di febbraio e la notizia è trapelata solo nelle scorse ore, in concomitanza con l’omicidio di Yassine Ezzabir, il 25enne marocchino aggredito a bottigliate domenica sera in un’area verde di via Creta e deceduto in ospedale. Il giovane fermato per il delitto, un trentenne somalo, qualche tempo prima era rimasto vittima di un pestaggio per il quale era stato denunciato proprio il 24enne connazionale arrestato per stupro, del medesimo giro dell’altro. Stando a quanto ricostruito dalla procura la donna, trascorsi da tossicodipendente, quel pomeriggio di tre settimane fa doveva incontrare un amico in un parco di Brescia Due, del quale il giovane africano, precedenti di polizia, era un conoscente. Per caso la quarantenne si sarebbe trovata da sola con lui e avrebbe accettato di fare una passeggiata nella zona di via Sostegno. Con un pretesto il ragazzo sarebbe riuscito ad attirare la vittima in un edificio dismesso, quindi l’avrebbe spogliata e abusata. Ora è in carcere.