Sindaco a processo per i consigli “anti-lockdown“

Massimo Panzeri è accusato di istigazione alla violazione di norme, ma ha sostenuto che voleva fare degli esempi

Migration

Durante il primo lockdown per il Covid aveva suggerito come raggirare le prescrizioni indicate dal Governo Conte, così ieri Massimo Augusto Panzeri,sindaco vicino alla Lega, è a processo e deve rispondere di istigazione alla violazione di norme davanti al giudice monocratico Giulia Barazzetta. "In primo luogo - ha spiegato il sindaco, assistito dalle avvocatesse lecchesi Elena Ammannato ed Elena Barra - vorrei chiarire che la diretta Facebook non era su un canale pubblico, ma del gruppo di maggioranza, e la diretta veniva organizzata in occasione di nuovi decreti, illustrandoli e rispondendo alle domande che mi venivano poste dai cittadini". Di fronte alle richieste dei suoi concittadini il sindaco ha fatto un paio di esempi pratici.

"Non con l’intenzione di spingere le persone a trasgredire le regole - ha precisato - ma solo per consigliare loro come agire all’interno delle possibilità concesse dai decreti e li ha sempre invitati alla prudenza". La Procura di Lecco ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Massimo Augusto Panzeri per un paio di frasi,che sono state contestate dai legali del primo cittadino che hanno depositato l’intera trascrizione della diretta social del 3 maggio 2020, sollevando dubbi sulle indagini della Procura. "In una diretta Facebook di mezz’ora - è stato evidenziato- , come è possibile estrapolare due frasi, non sapendo a chi erano indirizzate?".

Angelo Panzeri