REDAZIONE LECCO

Signorelli: "Un segnale di speranza in un anno tremendo"

Il componente del Cts si è sottoposto fra i primi "Bisogna organizzare una distribuzione giusta"

"Il 2020 è stato un anno tremendo per la pandemia che si è rivelata molto peggiore di quanto avessimo immaginato". Ad ammetterlo è Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica all’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano e componente del Cts, il Comitato tecnico scientifico regionale, che l’altro giorno si è sottoposto tra i primi a Lecco alla vaccinazione anti-Covid. "È un virus aggressivo più di quanto pensassimo e non è stata trovata alcuna terapia di sicura efficacia e si sono manifestate diverse varianti", spiega. Il vaccino è quindi un segnale di speranza, frutto di uno sforzo scientifico immane perché solitamente per preparare un vaccino occorrono 10 anni, non mesi. "È un sistema nuovo, frutto di un meccanismo genetico che potrà essere applicato anche in caso di altri eventi simili che naturalmente tutti ci auguriamo non avvengano più", prosegue l’esperto. Il percorso cominciato domenica con il V-Day europeo sarà comunque lungo: "Bisogna convincere tutta la popolazione, bisogna organizzare una distribuzione giusta, si deve mettere a punto il richiamo per 40 milioni di persone". Eppure secondo il luminare lecchese "la fine del tunnel è vicina". D.D.S.