Sigilli alla Srl dell’ex patron dei blucelesti

La società di pubblicità ed eventi dell’ex patron della Calcio Lecco è stata chiusa per mafia. È la "Lecco Eventi" Srl di Daniele Bizzozero (foto), 73 anni, proprietario dal 2014 al 2016 dei blucelesti, che ha portato al fallimento per la seconda volta nella loro storia proprio per i suoi ripetuti guai finanziari e soprattutto giudiziari. L’ex proprietario della storica società calcistica lecchese, oltre che del Seregno, è stato condannato per associazione di tipo mafioso, oltre che per una serie di altri reati. L’ultima volta è finito in manette più volte per il crac di Aipa, una sorta di Equitalia privata per la riscossione dei tributi in 800 paesi di tutta Italia, oltre che per un giro di carte di credito clonate, riciclaggio di assegni e truffe. A firmare la serrata della sua agenzia di marketing e promozione di eventi, di cui è l’amministratore unico, è stato il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, con un provvedimento interdittivo antimafia. "Nei confronti del titolare dell’impresa, già gravato da numerose condanne, sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia, che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo, poiché condannato per il reato di cui all’art. 416-bis del codice penale", ovvero associazione di stampo mafioso appunto, spiegano dalla prefettura. A differenza di altre società dell’ex patron del Lecco la "Lecco Eventi", fondata alla fine di settembre 2015, era ancora attiva: avrebbe potuto essere utilizzata come lavatrice del denaro sporco che non è mai stato recuperato. Contava un solo dipendente fino a marzo, poi nemmeno quello. D.D.S.