DANIELE DE SALVO
Cronaca

Davide Rusconi e Francesco Stella, identico incidente sul lavoro segna le vite di due amici: “Ponteggi non a norma”

Il 39enne è rimasto paralizzato in Valsassina mentre il 38enne è morto in Calabria. Entrambi sono precipitati da un ponteggio. Il lecchese non è stato risarcito

Davide Rusconi 39 anni, quando ne aveva 21 ed era solo un apprendista è caduto da un’impalcatura

Davide Rusconi 39 anni, quando ne aveva 21 ed era solo un apprendista è caduto da un’impalcatura

Stessa squadra, stesso infortunio, sebbene a distanza di anni e in cantieri diversi alla parte opposta d’Italia. Davide, nonostante sia rimasto paralizzato dalla cinta in giù, è sopravvissuto. Francesco invece no, è morto: è stata la prima vittima del lavoro del 2025.

Si conoscevano ed erano amici Davide Rusconi, 39 anni, anima dei ragazzi del falò Casargo, che quando ne aveva 21 ed era solo un apprendista è caduto da un’impalcatura in Valsassina, e Francesco Stella, Ciccio per tutti, il 38enne che l’altro giorno è precipitato da un ponteggio nella zona di Lamezia Terme, in Calabria.

"Entrambi juventini, ci siamo conosciuti per caso allo stadio, a Torino – racconta Davide -. Non ci vedevamo spesso, però ci sentivamo e siamo sempre rimasti in contatto tra noi, soprattutto tramite i social. Era un giovane molto solare e allegro".

Davide e Ciccio sono rimasti vittime di un incidente simile. Davide, a cui non avevano dato né caschetto né imbracatura di sicurezza prima di spedirlo su un castello, quando è caduto all’indietro senza che nulla lo trattenesse si è attaccato a un ringhiera, che però era fissata male è gli è rimasta in mano. Dopo essersi schiantato al suolo da un’altezza di tre metri ed essersi spezzati la schiena, è stato così travolto anche dalla balaustra. Per quell’incidente tra l’altro non ha ricevuto nemmeno un centesimo di risarcimento.

Ciccio invece stava svolgendo alcune operazioni di fissaggio quando precipitato da un’altezza di una mezza dozzina di metri. "Gli è successo quello che è successo a me – spiega Davide -. Lo stesso incidente, lo stesso volo nel vuoto... Io sono rimasto a metà, ma mi è andata sicuramente meglio di lui, mentre Ciccio ha avuto la sfortuna di non farcela. Resta la tristezza mista a rabbia, di quei ponteggi spesso non a norma, perché non si può nel 2025 perdere la vita in questo modo, né morire di lavoro".

Basta infatti un cartello giallo con la scritta "ponteggio in allestimento" per giustificare un ponteggio mai finito di allestire e mai messo in sicurezza. "Caro Ciccio – è il messaggio di salute di Davide all’amico che non c’è più - ti ricorderò con le nostre risate, i nostri discorsi sulla Juve, sul tifo, la curva, il calcio, la nostra passione! Vola alto, è soltanto un arrivederci".