Siccità, il lago di Como è più inquinato

Legambiente: "La portata ridotta ha concentrato le sostanze nocive". A Lecco bagno vietato alla spiaggia della Malpensata

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di Daniele De Salvo

Quattro zone su sei sulla sponda orientale e due su quattro sulla riva occidentale del lago di Como che sono state monitorate dai volontari e dai ricercatori della Goletta dei laghi di Legambiente sono nelle migliori delle ipotesi inquinate, fortemente inquinate nelle peggiori, che sono pure le più numerose. Sono state infatti riscontrate concentrazioni di enterococchi intestinali e di escherichia coli simili a quelle degli scarichi fognari o delle acque da depurare.

Sul versante lecchese i punti del lago fortemente inquinati sono la foce del torrente Valle dei Mulini a Bellano, dell’Esino a Perledo e del Meria a Mandello, mentre il canale Borgo Francone sulla riva sinistra dell’Adda a Colico è "solo" inquinato. Sono stati riscontrati parametri sufficienti entro i limiti invece alla foce del Bione a Lecco e del Gallavesa a Vercurago nel lago dell’"Addio monti, sorgenti" di Garlate. Situazione da bollino rosso per il forte inquinamento pure ai giardini a lago a Como alla foce del Cosia vicino al tempio voltiano e dell’Albano a Dongo, mentre le foci del Telo ad Argegno e del Breggia all’ex galoppatoio di Cernobbio sono pulite. I torrenti in secca e il lago semivuoto come non mai hanno aggravato una situazione già critica. "La siccità ha contributo a ridurre la diluizione e a concentrare di più gli inquinanti", conferma Valentina Minazzi, vicepresidente di Legambiente Lombardia. Che però commenta: "Questa ipotesi non ci può rassicurare, anzi, ci conferma la necessità di accelerare gli interventi e l’attenzione verso le nostre acque".

"La ridotta portata di acqua mette in evidenza l’apporto di scarichi scarsamente o per nulla depurati, nonostante gli importanti interventi in corso", aggiunge il presidente di Legambiente di Como Enzo Tiso. "Bisogna verificare gli scarichi domestici a monte dei fiumi che sfociano nel lago", si associa Costanza Panella del circolo di Legambiente del Lario Sponda Orientale. I tecnici di laboratori di Ats Brianza hanno bocciato invece la spiaggia della Malpensata a Lecco che si è formata per il lago basso davanti alla statua del patrono San Nicolò, sempre per contaminazioni fognarie, obbligando il sindaco a firmare un’ordinanza per vietare il bagno lì e minacciare multe da 25 a 50 euro per chi sgarra.