
La pandemia non risparmia nessuno, nemmeno i santi. Lecchesi e meratesi dovranno indossare la mascherina pure all’aperto per la festa dei loro patroni: San Nicolò a Lecco e Sant’Ambrogio a Marate. Dispostivi su bocca e naso anche per lo lo shopping natalizio. A chiedere ai sindaci Mauro Gattinoni (nella foto) e Massimo Panzeri di firmare apposite ordinanze è stato il prefetto di Lecco Castrese De Rosa. A Lecco la mascherina da venerdì è obbligatoria praticamente in tutto il centro storico ma anche nei luoghi più affollati, come il lungolago e i piazzali di supermercati e centri commerciali. La zona rossa comprende piazza Affari, Garibaldi, Cermenati, XX Settembre, Manzoni, Mazzini, Santa Marta, Stoppani e Diaz, le vie Bovara, San Nicolò, Resinelli, Cattaneo, Roma, Cavour, Mascari, Sauro, Cairoli, del Pozzo, Anghileri, o vicoli Aronne Cima, Torchio, Granai, Airoldi, Canonica San Giacomo, i Lungolario Isonzo e Cesare Battisti, la piazza antistante la Meridiana, al mercato e ai mercatini.
A Merate bisognerà invece indossarla pure durante la due giorni di fiera patronale del 7 e 8 dicembre, l’evento più importante dell’anno in Brianza. "I dati locali sono fortunatamente in controtendenza, sia nel numero dei negativizzati, sia nei soggetti sottoposti a sorveglianza attiva – spiega il sindaco di Merate -. Il contesto generale però invita a mantenere un atteggiamento prudente, in particolare negli ambienti pubblici. Nello specifico un’ordinanza ad hoc impone l’utilizzo della mascherina anche negli ambienti esterni affollati, quali l’imminente fiera di Sant’Ambrogio ed i vari eventi natalizi previsti, che restano comunque confermati senza ulteriori limitazioni". Provvedimenti simili potrebbe essere varati anche a Calolziocorte, Mandello del Lario, Valmadrera e Casatenovo. Sono previsti inoltre controlli serrati, sia nelle vie e nelle piazze delle compere, sia sui mezzi di trasporto pubblico. Il numero dei pazienti ricoverati con Covid intanto è più che raddoppiato in una settimana: sono 44, molti dei quali senza sintomi ma sottoposti a tampone una volta approdati in ospedale per altri motivi. Sette persone trasferite da altri posti sono in Rianimazione e due sono sottoposti a ventilazione assistita con la c-pap.
D.D.S.