ORIO AL SERIO (Bergamo)
Si credeva inafferrabile, tanto da farsi beffe sui social delle forze dell’ordine che lo inseguivano dalla scorso fine marzo, quando a Venezia, si era fatto riprendere mentre da un cornicione di un palazzo affacciato su Rio Novo si tuffava in un canale. Ma il protagonista della bravata, un giovane spagnolo che appartiene a un team conosciuto in rete, non aveva fatto i conti con una polizia, in questo caso la polizia locale di Venezia, sempre più tecnologica. Prima lo ha identificato grazie alle telecamere, poi non ha smesso di seguirlo sulla rete, dove il ragazzo, dopo aver abbandonato Venezia in fretta e furia, non ha mai smesso di apparire rispondendo anche al sindaco della città veneta, Luigi Brugnaro, che lo aveva accusato di denigrare Venezia. Poi ha lanciato la sfida, che ha perso giovedì sera, quando è stato scovato dai poliziotti veneziani a postare i biglietti aerei che lo davano in arrivo a Bergamo. Così gli agenti della polizia locale della Serenissima giovedì, poco dopo le 20, lo hanno fermato all’aeroporto di Orio al Serio proveniente da Londra, dove vive. Al giovane sono state notificate le multe per un ammontare complessivo di mille euro. Il parkour spagnolo ha dovuto anche nominare un avvocato d’ufficio per la denuncia penale a suo carico per il reato di cagionato pericolo per la navigazione. Michele Andreucci