Stuprata dal branco dopo la fuga dalla comunità: arrivano condanne e risarcimenti

Violenza sessuale a Lecco, la vittima era una ragazza di 22 anni: aveva incontrato il gruppo di aguzzini in un supermercato

Violenza sulle donne (archivio)

Violenza sulle donne (archivio)

Lecco, 24 febbraio 2023 - Condannato a 7 anni e 6 mesi per violenza sessuale di gruppo su una lecchese un 30enne residente in provincia di Monza e Brianza. L’episodio è avvenuto in Brianza nel luglio del 2019: una ragazza ospite di una comunità di recupero fugge dopo una lite con un’assistente sociale, si reca in un supermercato di Monticello Brianza dove incontra un gruppo di giovani che risiedono in paesi al confine tra la provincia di Lecco e quella di Monza e Brianza, e dopo aver bevuto alcol la convincono a seguirla in un appartamento di Viganò Brianza dove avrebbe subito la violenza sessuale di gruppo.

Il giorno dopo la 22enne torna in comunità, scoppia in lacrime e racconta quanto le è accaduto. Le indagini vengono condotte dai carabinieri della Stazione di Casatenovo sono complesse: la 22enne, che soffre di disturbi anche a livello di personalità è stata sottoposta a una perizia e la sua versione viene ritenuta veritiera. Il quadro ricostruito dagli inquirenti porta anche ad accertare che la ragazza sarebbe stata costretta a salire sul pulmino che da Monticello Brianza ha raggiunto l’appartamento dove sarebbe stata violentata.

Due i giovani che vengono ritenuti responsabili. Al termine dell’inchiesta la Procura di Lecco ha chiesto per entrambi l’archiviazione e il giudice delle udienze preliminari ha disposto l’archiviazione che è stata impugnata dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello Daniela Meliota. Il processo è stato incardinato a Lecco, nel frattempo uno degli imputati è deceduto e a giudizio finisce solo Nicolò C. S. 30enne, originario di Arcore. Il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello ha ribaltato l’inchiesta, evidenziando alcuni passaggi chiave. Il collegio giudicante, presieduto da Martina Beggio, a latere Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi ha condannato il 30enne a 7 anni e 6 mesi, oltre ad un risarcimento di 50mila euro, come chiesto dalla parte civile.