Ritorno all’agricoltura L’uliveto che dà speranza

Il progetto su un appezzamento di ottomila metri quadri della “Casa del Cieco“. Duecento giovani alberi messi a dimora, qui lavoreranno dodici persone.

Ritorno all’agricoltura  L’uliveto che dà speranza

Ritorno all’agricoltura L’uliveto che dà speranza

di Paola Pioppi

Una rete che unisce le forze per connettere agricoltura, lavoro e inclusione sociale, con l’obiettivo di rendere l’oliveto uno spazio di comunità e incontro.

Il progetto “Oliveto - Le radici con le ali“ valorizza un appezzamento di terreno di 8.000 metri quadri di proprietà della Fondazione Casa del Cieco, con più di duecento giovani alberi donati dall’ex presidente della Fondazione Maria Agostoni, che vede una partnership tra quest’ultima, l’Ambito territoriale di Lecco, Impresa sociale Girasole, Mestieri Lombardia, la cooperativa sociale L’Arcobaleno, Consorzio Consolida e la Cooperativa Olivicoltori Lago di Como, con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Uno degli obiettivi del progetto è l’attivazione di esperienze lavorative per donne e uomini in condizioni di rischio di marginalità e disagio sociale, per favorire percorsi di autonomia, socializzazione e crescita di competenze traversali. L’oliveto potrà ospitare fino a 12 persone, residenti nell’Ambito lecchese, in particolare a Civate, Malgrate, Oliveto Lario, Pescate e Valmadrera, che costituiscono, secondo il Piano di Zona, il cosiddetto Polo Lago. "È una sperimentazione – dice Sabina Panzeri, presidente dell’Ambito territoriale di Lecco – di una contaminazione tra sociale e agricoltura che coinvolge diversi attori in una collaborazione inedita".

Il settore dell’agricoltura sociale è stato già adottato, dal territorio lecchese ma anche da tanti altri in tutt’Italia, per lo sviluppo di attività lavorative con persone fragili, per le caratteristiche come il lavoro lento, il contatto con la natura, la cura attenta e costante delle produzioni.

"Ci rivolgiamo – ha spiegato il coordinatore dei servizi socio-occupazionali dell’Impresa Sociale Girasole, Tore Rossi – a persone la cui fragilità spesso non è esplicita, ma che comunque impedisce loro di accedere al mondo del lavoro tradizionale. Il lavoro qui all’oliveto permetterà di valorizzare capacità e competenze delle persone, stando in contatto con la comunità e il territorio. Importante, per la realizzazione del progetto, il contributo del Fondo Aiutiamoci nel lavoro, aperto a giugno 2021 presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese.