
BERBENNO (Sondrio)
È accusato di stalking e lesioni personali. Andrà a processo tra tre mesi e, nel frattempo, ha il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla vittima. Eppure Sem Partesana, 55enne di Berbenno, sembra non aver perso le brutte abitudini, almeno da quanto racconta Piera Pendusci, 62 anni, sua vicina di casa che dal 2019 lo ha denunciato ripetutamente, l’ultima querela a luglio. Ora Partesana è stato rinviato a giudizio al 9 febbraio 2023, ma la donna non può dirsi tranquilla.
"Non conoscevo l’esito dell’udienza preliminare, me lo sta dicendo lei – ha detto ieri dopo aver appreso la notizia – Come posso essere soddisfatta se, nonostante tutto, continua a perseguitarmi? Non ha mai smesso, nemmeno quando gli è stato notificato il divieto di avvicinamento. Basti pensare che 4 mesi fa ho sporto di nuovo denuncia in Procura. Non cambia nulla, ma purtroppo questa è la giustizia italiana". Piera Pendusci a febbraio 2021, esasperata, aveva contattato il Giorno per far venire alla luce persecuzioni, minacce, ingiurie, lesioni e danneggiamenti a opera del vicino. Le tante denunce del suo avvocato, Giuseppe Romualdi, sembravano cadute nel vuoto e lei, disperata, aveva deciso di chiedere il porto d’armi per difendersi da sola. Ma dopo gli articoli l’inchiesta decollò: a maggio la notifica del divieto di avvicinamento con la misura cautelare firmata dal gip Fabio Giorgi, e le querele prese sul serio, tanto che in pochi mesi si è arrivati a istruire l’udienza preliminare e al rinvio a giudizio, ottenuto dalla Procura.
Ora Partesana deve rispondere di atti persecutori, il cosiddetto stalking, e di lesioni. Secondo l’accusa dal settembre 2019 fino al febbraio 2022 "con reiterate condotte di molestia, cagionava un perdurante e grave stato di paura ingenerandole un fondato timore per la propria incolumità, al punto da costringerla ad alterare le proprie abitudini. Per evitare di incontrarlo quotidianamente; installando all’esterno dell’abitazione impianti di videosorveglianza; a non rientrare a casa da sola, facendosi accompagnare da parenti e amici per paura di essere aggredita". Nel capo di imputazione una serie di episodi, fra cui un paio di aggressioni con lesioni.
Michele Pusterla