Restaurata la cappella votiva del soldato

L’hanno realizzata l’1 luglio del 1953 diciotto amici volontari della Valsassina

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Una cappella votiva più unica che rara. È la cappella del soldato di Parlasco. È affrescata con un dipinto di Gesù che tiene per mano un soldato e con altri disegni sulla Seconda guerra mondiale: l’armistizio dell’8 settembre 1943, i lager, la Liberazione del 25 Aprile 1945, la Resistenza, i partigiani della 55^ brigata Fratelli Rosselli, le campagne di Albania, Grecia e Russa. L’hanno realizzata e inaugurata l’1 luglio 1953 18 amici volontari della Valsassina, tra cui due reduci dai campi di concentramento e due partigiani. Il trascorrere del tempo e le intemperie stavano cancellano quelle storie tracciate dal pittore Pierino Motta di Introbio. A preservare il patrimonio di devozione di fede e verso chi ha combattuto per l’Italia che non ha eguali ci hanno pensato i soci dell’Anpi della Valsassina, guidati dall’ex presidente Augusto Amanti, a cui si deve la memoria degli oltre 400 internati valsassinesi nei lager nazisti, che, con una sottoscrizione, hanno raccolto i fondi per restaurare la cappella del soldato. La cappelletta restaurata verrà inaugurata domani pomeriggio, in occasione della Festa del 25 aprile, con una solenne cerimonia a cui seguirà una cena conviviale organizzata dai volontari della Pro loco. Il custode della memoria degli internati è riuscito a risalire a tutti i volontari a cui si deve la cappelletta. "Purtroppo ormai sono mancati – spiega Augusto Amanti -. Abbiamo però invitato i loro cari".