Lecco – Traffico e smog, il futuro nuovo Quarto ponte di Lecco a corsia unica spaventa i cittadini di Pescarenico, antico borgo di pescatori oltre che dei Promessi sposi. A raccogliere i loro timori è stato l’altra sera il sindaco Mauro Gattinoni durante la tappa del tour con gli assessori della sua Giunta nei diversi rioni della città. “Parcheggi, viabilità, rifiuti, così come la preoccupazione per le conseguenze di un Quarto ponte solo in entrata da Pescate verso Lecco e le ricadute in termini di traffico sul quartiere – riferisce il primo cittadino al termine dell’incontro -. Sono tanti i temi posti sul tavolo”.
A pagare la scelta di un Quarto ponte almeno inizialmente a senso unico in ingresso a Lecco saranno infatti proprio quanti a Pescarenico – che si estende a ridosso dell’uscita dal Quarto ponte - abitano e lavorano quotidianamente, già alle prese con traffico e ingorghi. “Così come è stata al momento progettata, il Quarto ponte è un’opera a metà, perché serve appunto solo in ingresso a Lecco, ma non in uscita – le parole del sindaco -. Questo certamente non aiuta a risolvere i problemi di viabilità, anzi”. Per rendere da subito il viadotto, in fase di costruzione accanto al Terzo ponte Alessandro Manzoni della Statale 36, basterebbe trasformare la pista ciclabile di cui verrà dotato in corsia di uscita e utilizzare lo svincolo di Pescate in ingresso in Superstrada come rampa di uscita del Quarto ponte.
Il sindaco di Pescate, come la presidente della Provincia di Lecco e i consiglieri regionali della stessa loro area politica, però non vogliono. Si dovrà così costruire una nuova rampa apposita, che richiederà tempo e soldi: almeno 26 mesi tra progettazione, approvazione dei disegni e costruzione e altri 18 milioni di euro da reperire e finanziare in aggiunta ai 32 milioni già stanziati per il Quarto ponte. Tra taglio del nastro del Quarto ponte solo in ingresso a Lecco, che dovrebbe essere inaugurato a inizio gennaio 2026 prima dell’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, e l’adeguamento a due corsie, trascorrerà così, come minimo, un anno e mezzo di più traffico e più inquinamento per le strade di Pescarenico e non solo. A meno che, nel frattempo, qualcuno non cambi idea.