Prostituzione Quando la libertà costa 50mila euro

Tra le ipotesi investigative prese in esame dai carabinieri e dalla Procura di Brescia c’è quella che la vittima sia una prostituta fatta scomparire nel modo più atroce. Le sue impronte digitali non sono segnalate e dunque per il momento risulta ancora sconosciuta. Potrebbe essere una straniera. In prossimità di Borno la zona più nota per la presenza di prostitute e l’area industriale di Darfo, da cui si prendono facilmente sia la Statale 42 del Tonale e della Mendola sia l’altro percorso per il luogo dove sono stati abbandonati i sacchi, passando per Angolo e la via Mala. Il punto in cui si incontrano a Boario è stata spesso protagonista delle cronache. Nel 2017 due prostitute finirono per accoltellarsi. Nel tempo non sono mancate retate e arresti. Le forze dell’ordine per arginare il fenomeno sono anche ricorse a multe ai clienti. Nel 2017 il gruppo di volontari "Sulla strada" gestito dalla Caritas di Darfo fece ben 43 uscite per ristorare le lucciole ma raccogliendo anche le loro confidenze tra cui l’esistenza di protettrici che le portavano a Boario e che pretendevano denaro anche per essere liberate. A qualcuno avevano chiesto 50mila euro.