DANIELE DE SALVO
Cronaca

Promotore dell’adunata neofascista, chieste le dimissioni di Pasquini

Il centrosinistra in Provincia esige un passo indietro del sindaco di Casargo protagonista della fiaccolata per i repubblichini

Antonio Pasquini, 46 anni sindaco di Casargo dal 2019

Antonio Pasquini, 46 anni sindaco di Casargo dal 2019

"Un passo indietro". Cioè: dimissioni. A chiedere le dimissioni del consigliere provinciale con delega alla Formazione Antonio Pasquini, 46 anni, sindaco di Casargo dal 2019, considerato unanimemente “il primo cittadino della Valsassina“ per la sua lunga esperienza amministrativa, sono gli esponenti di centrosinistra. Non gli perdonano la sua partecipazione all’ardita fiaccolata di lunedì per la commemorazione di 16 repubblichini condannati a morte il 28 aprile 1945 per aver ucciso a tradimento alcuni partigiani.

Oltre a partecipare alla commemorazione dei caduti della Repubblica sociale italiana, l’“assessore“ provinciale è stato stato uno dei promotori dell’iniziativa. "Non possiamo tollerare che un uomo delle istituzioni, che ha giurato più volte sulla costituzione nata dall’antifascismo e dalla liberazione partecipi alla celebrazione della nostalgia di un regime – denunciano dal gruppo Provincia Bene Comune -. Riteniamo opportuno che compia un passo indietro rispetto alla sua carica, o che si dissoci pubblicamente dal grave gesto compiuto".

La discussione della mozione, presentata durante l’ultima seduta di Consiglio provinciale, verrà discussa durante la prossima riunione. "Avete posto diverse questioni, risponderemo compiutamente alla prossima", la risposta al momento di Alessandra Hofmann presidente della Provincia. Pure il senatore lecchese di Alleanza Verdi e Sinistra e Verdi ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno. "Nessun simbolo né saluto fascisti durante la fiaccolata – ribadisce intanto il diretto interessato -. Dobbiamo superare l’odio sul passato".

D.D.S.