Premi “Mad for Science”. Studenti del Terragni sul gradino più alto

Olgiate, grazie a uno studio sulla plastica degradabile. Il team ha vinto 75mila euro per il biolaboratorio.

Premi “Mad for Science”. Studenti del Terragni sul gradino più alto

Premi “Mad for Science”. Studenti del Terragni sul gradino più alto

OLGIATE COMASCO

Il liceo scientifico Terragni di Olgiate Comasco è il vincitore del primo premio, assegnato durante l’ottava edizione di "Mad for Science", il concorso nazionale promosso dalla Fondazione Diasorin, che invita le scuole a elaborare una serie di esperienze didattiche, e a progettarne l’implementazione nel laboratorio scientifico scolastico.

Il liceo Terragni ha partecipato con il progetto "Pla: un futuro sostenibile?", in linea con il tema di quest’anno: le biotecnologie. Il team di studenti ha vinto 75mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall’anno scolastico in corso. "Il progetto – hanno spiegato gli studenti Speranza Avino, Noemi Caputo, Marco Bonardi, Giovanni Gaion, Beatrice Mauri e la professoressa Silvia Boi - riguarda una bioplastica che viene utilizzata dalle stampanti 3D, e ci aspettiamo che in futuro sia molto presente nei rifiuti. Prevede tre possibili destini per questa plastica e come possibilmente verrà riciclata, compostata o si biodegraderà nell’ambiente. Come abbiamo ribadito nella nostra presentazione, possiamo notare come gli animali acquatici spesso vengano danneggiati dalla tossicità presente nei mari a causa delle bioplastiche, ad esempio le tartarughe: sappiamo della presenza, purtroppo, di vere e proprie isole di plastica nei nostri oceani". Mad for Science ha offerto la possibilità di lavorare in gruppi, e di creare sinergie con tante persone. "I compagni – proseguono gli studenti - sono stati di grande supporto, ci hanno anche aiutati con le riprese e i montaggi. È stato un lavoro di squadra a tutti gli effetti". Ogni classe si occupava di un’esperienza, coinvolgendo 5 classi e 97 studenti. "Portiamo a casa – concludono - un’emozione mai provata prima, davvero non ce l’aspettavamo". Pa.Pi.