
Preghiera islamici-parrocchie: anche il Comune scarica le associazioni
Non si placano le polemiche a Cantù dopo la preghiera della comunità islamica sul sagrato della chiesa di San Paolo, avvenuta sabato scorso nell’ambito della manifestazione "Fratelli tutti" voluta dalla Comunità pastorale di San Vincenzo in adesione all’invito rivolto da Papa Francesco.
Sul tema è tornato il Comune che ha disconosciuto la richiesta di patrocinio che era stata presentata dalle parrocchie. "Siamo stati coinvolti con una richiesta di patrocinio avente ad oggetto una serata di "intrattenimento" che prevedeva una "cena conviviale aperta alla città", con espressa esclusione di qualsivoglia risvolto religioso. I documenti sono agli atti - spiega il sindaco Alice Galbiati - Che sia accaduto qualcosa di diverso è documentato da immagini che parlano da sole e che i promotori dell’iniziativa sapranno spiegare a chi di dovere. Per tale ragione prendiamo le distanze dall’evento in questione, declinando ogni responsabilità per le conseguenze che potrebbero scaturire dalle dichiarazioni mendaci allegate alla richiesta di patrocinio". Le dichiarazioni del sindaco seguono quelle dell’onorevole Nicola Molteni, sottosegretario al Ministero dell’Interno, che aveva stigmatizzato l’iniziativa parlando di "fatto inquietante".
"Gravi le parole di Molteni e della maggioranza, probabilmente si stanno rendendo conto che le cose a Cantù stanno cambiando e temono di essere trascinati via da questo fiume in piena - interviene il consigliere di M5s, Rosario Enea - Il dato che conta è che erano tantissimi i canturini presenti sabato sera alla cena "Fratelli tutti". Un chiarissimo segnale di come una moltitudine silenziosa stia tendendo la mano alle altre fedi religiose e vede nel dialogo la strada giusta verso una comunità migliore". R.C.