Piante in classe, fantascienza? No, è una realtà. Così si scopre come nasce la verdura biologica

L’iniziativa, accolta con entusiasmo attuata negli spazi esterni della struttura .

Gli alunni e le alunne di 4ªB si sono attivati per fare delle interviste a diverse persone del loro territorio sul tema dell’orto, per scoprire cosa pensano e sanno al riguardo.

Gli intervistati hanno tra i 33 e i 50 anni e sono in prevalenza donne.

Il 95% degli interpellati ha saputo spiegare discretamente cosa è un orto, cioè un piccolo appezzamento di terreno in cui coltivare verdura, ortaggi e frutti ad uso prevalentemente familiare.Il 66% degli interrogati ha la possibilità di avere verdura o frutta proveniente da un orto di famiglia.

Tutti (100%) vorrebbero avere un orto, ma alcuni intervistati pensano di poter coltivare proprio ogni cosa, ma in realtà non tutti gli ortaggi sono coltivabili con il clima della zona e in quel territorio.

Il 15% degli interpellati non sa che diversi comuni come, per esempio, a Grumello del Monte e Telgate si possono affittare gli spazi-orto comunali.

Solo un intervistato non sapeva dell’iniziativa di orto didattico presso la primaria "Ravasio", gli altri invece trovano che sia un’idea interessante per far avvicinare i bambini all’agricoltura biologica.

Tutti concordano che i prodotti biologici ottenuti sono magari meno belli, ma con qualità nutritive migliori, perché gli ortaggi sono cresciuti senza pesticidi, hanno sapori più intensi, ma soprattutto sono più sani.