Brivio, strage di pesci: mistero sulle cause della morìa in acqua

Centinaia di pesci sono morti nel laghetto del Campello lungo l'Adda

Alcuni pesci morti al laghetto del Campello lungo l'Adda a Brivio

Alcuni pesci morti al laghetto del Campello lungo l'Adda a Brivio

Brivio (Lecco), 7 settembre 2022 – Strage di pesci a Brivio. E il fantomatico coccodrillo dell'Adda non c'entra, anche se non si conoscono ancora le causa. Decine e decine di pesci sono morti nel laghetto del Campello lungo il fiume a Brivio. Sono stati raccolte le carcasse di quintali e centinaia di pesci: carpe soprattutto, gobbi, pesci gatto, scardole... alcuni anche di venti chili di peso. Alcuni campioni per le analisi sono stati ritirati dai tecnici di Arpa, che è l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, e dell'Ats della Brianza. E' stato reclutato anche l'idrobiologo Alberto Negri, uno dei più quotati, che meglio conosce fiume e laghi della Brianza.

Lungo l'Adda a Brivio si era già verificata una moria simile nel maggio del 2021 e prima ancora nel marzo 2020 nella zona delle Stoppate. “Dopo la moria nelle stoppate speravamo di non dover più rivivere situazioni simili, purtroppo non é stato così”, commenta preoccupato Stefano Previtali, presidente dell'Associazione Pesca sportiva di Brivio. Si sospetta sia colpa dell'acqua eccessivamente calda e della scarsa concentrazione di ossigeno. Probabilmente quindi dipende da condizioni climatiche sfavorevoli estreme dovute alla siccità. Non si può tuttavia escludere un possibile caso di inquinamento. “Attendiamo le analisi per capire cosa sia accaduto e stabilire come eventualmente intervenire”, spiega l'assessore Alex Novati, che si è rimboccato le maniche si è messo in barca impugnando le reti per ripescare le carcasse dei pesci che galleggiavano a pancia all'aria. Con lui anche i guardapesca della Fipsas Vincenzo Mandelli e Francesco Cogliati.

Per scoprire cosa sia successo è stato ingaggiato pure l'idrobiologo Alberto Negri, uno dei più quotati e che meglio conosce i fiumi e i laghi della Brianza. Il laghetto del Campello, che in realtà sarebbe la Cava Sesana, è anche un campo di gara per le gare di pesca. Fondamentalmente è uno stagno a ridosso dell'Adda, con fondale fangoso, cannette sulle sponde e ninfee in prossimità della riva. La profondità varia dal metro ai tre metri nei punti più fondi. E' alimentato da molte sorgive e per questo è popolato da molti pesci. Le “prede” più ambite, che poi vengo liberate, sono le carpe; ne sono state pescate alcune di oltre 25 chili di peso.