DANIELE DE SALVO
Cronaca

Bellano, riecco la guerra degli agoni: guardiapesca ferito

Guardie e ladri in riva al lago

IL PERIODO Pescatore di agoni sul lago

lecco, 6 giugno 2018 - Guardie e ladri in riva al lago. Le guardie sono i guardapesca volontari della Fipsas, la Federazione italiana di pesca sportiva, e gli agenti della Polizia provinciale, mentre i ladri sono i bracconieri o i pescatori di frodo.

L’altra notte a Bellano i primi, cioè i guardapesca, hanno sorpreso all‘opera e costretto alla ritirata gli ultimi, cioè i pescatori, sorpresi con le reti in acqua e con diversi chili di pesce già pescato. Nel fuggi fuggi generale e nella concitazione del momento uno dei bracconieri del Lario, pur di evitare di essere identificato e multato, non ha esitato a spingere malamente a terra uno dei guardapesca per poi nascondersi in una villetta vista lago della zona della zona, segno che si tratta di un abitanti del posto.

«Fortunatamente il nostro guardapesca non è rimasto ferito – rassicura Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipas -. Inoltre abbiamo recuperato sia le reti utilizzate illegalmente sia il pesce pescato. Purtroppo i pesci erano già tutti morti e non è stato possibile reimmetterli in acqua». Si tratta solo dell‘ultimo episodio analogo, per arginare il fenomeno della pesca abusiva i pattugliamenti e i servizi antibracconaggio via lago e via terra si susseguono quotidianamente, grazie all‘impegno di una decina di tesserati Fipsas organizzati in turni a rotazione, oltre che degli undici agenti in servizio della Provinciale guidati dal comandante Raffaella Forni. «In queste settimane di riproduzione ci stiamo impegnando molto per tutelare gli agoni e la fauna ittica in generale – conferma lei -. Abbiamo già effettuato diversi sequestri e obbligato vari pescatori di frodo ad abbandonare reti, i caratteristici quadrati utilizzati per catturare gli agoni e altro materiale».

Ma oltre che con i pescatori di frodo gli agoni - con cui si preparano i missoltini, o misultin in dialetto, un piatto tipico molto pregiato – devono vedersela pure con il luccio perca, il loro principale predatore che è stato dichiarato specie autoctona e quindi non liberamente cacciabile al di fuori della stagione di pesca. E con i lucci perca devono purtroppo combattere tutti coloro lavorano per preservare gli agoni, una risorsa insostituibile.