
“Alcuni scompaiono perché vogliono scomparire. Altri si perdono. Altri vengono rapiti. Ma tutti hanno bisogno di qualcuno che vada a cercarli". In provincia di Lecco scompaiono sempre più persone. Nei primi 7 mesi del 2023, si sono già allontanati da casa in 63: in passato la media, durante un intero anno, è stata di 50, 60 al massimo.
Come scrive il giallista Don Winslow, c’è chi scompare di proposito, compresi ragazzini che fuggono da comunità e centri di accoglienza, chi per un momento di fragilità o stanchezza, chi contro la propria volontà. Nessuno viene dimenticato, né lasciato nell’oblio. La maggior parte di loro viene rintracciato e ritrovato, magari a volte troppo tardi, tuttavia i familiari hanno almeno una tomba su cui piangere e una verità su quanto accaduto, senza essere condannati all’ergastolo dell’incertezza.
Proprio per cercare chi si scappa o si smarrisce è stato anche aggiornato il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. Lo ha messo a punto il viceprefetto aggiunto e capo di gabinetto della Prefettura di Lecco Paola Cavalcanti, insieme al procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco Ezio Domenico Basso, i vertici di Questura, guardia di finanza, carabinieri, polizie locali, e ai i responsabili dei soccorritori di Soccorso alpino, vigili del fuoco e Areu.
“Il numero degli scomparsi e delle persone che si allontanano in provincia di Lecco sono in aumento – spiega il prefetto Sergio Pomponio –. Le ricerche inoltre durano sempre di più e coinvolgono più soccorritori". Il piano serve proprio per attivare e coordinare in maniera veloce i soccorritori.
"Lo abbiamo adeguato alle nuove normative e alle indicazioni del commissario straordinario governativo per le persone scomparse – aggiunge Paola Cavalcanti -. Lo abbiamo reso più concreto e snello, sebbene sia un piano complesso che risponde alle esigenze info-investigative e tecnico-operative e di quanti denunciano la scomparsa di una persona".
Il territorio è stato diviso in diversi ambiti: urbano, lacustre e fluviale e montano; a seconda dell’ambiente vengono attivati i diversi soccorritori, spesso insieme in sinergia. Quest’anno il piano è stato attivato cinque volte. Attualmente due persone restano scomparse: lo psicologo quarantanovenne Ivan Sirtori, che manca all’appello da fine giugno, e il pescatore di 81 anni Fauto Tosarini, sebbene lui sia un disperso più che uno scomparso, perché si sa che settimana scorsa è caduto e annegato nel lago.