
Ad Achille Ratti è dedicata una piazza in centro ad Asso, in provincia di Como. Qui, Achille, diventato Papa col nome di Pio XI, veniva da giovane a trascorrere le vacanze dallo zio paterno don Damiano Ratti, prevosto di Asso. Quartogenito di Francesco, direttore della filanda di Pietro Conti di Pusiano, e di Teresa Galli, Achille nasce a Desio nel 1857 e è spesso ospite dello zio. Affidato a lui, frequenta ad Asso la terza e ultima classe della “Scuola maschile privata” diretta dal maestro Eugenio Prina. Nella primavera del 1867 il padre Francesco, dopo aver ceduto la filanda, si trasferisce a Milano. Lo stesso anno Achille entra nel Seminario, a soli dieci anni, con attestato scolastico rilasciato dalla Scuola di Asso nel 1867, dal quale risulta che l’alunno merita 10 in tutte le materie. Un altro certificato rilasciato da don G. Rovida, parroco di Visino, lo stesso anno dichiara che Achille, sottoposto a esame, è idoneo alla prima classe ginnasiale: cinque medaglie d’argento, guadagnate al ginnasio, saranno da lui offerte al SS. Crocifisso che si venera nell’omonima chiesa di Asso. I suoi studi proseguono brillantemente e, nell’agosto 1882, don Achille torna in Vallassina dove, a Barni, dopo la morte del parroco don G. Bolgeri, ha per quattro mesi la sua prima parrocchia come Vicario. Ciò è ricordato su una lapide posta all’interno della chiesa di Barni. Nel 1891 muore ad Asso lo zio Damiano e più volte, negli anni successivi, Achille passa al cimitero di Asso a pregare sulla sua tomba. È lui a dettare l’epigrafe mortuaria dedicata allo zio che si legge sulla facciata della chiesa di Asso, a perenne ricordo. Nel 1913 il cugino don Rodolfo Ratti è nominato Prevosto di Asso. Fra le visite di Achille al cugino si ricorda quella dell’ottobre 1917, quando da Asso prosegue in carrozza fino a Griante a trovare la mamma. Il 4 giugno 1921 Achille è nominato Arcivescovo di Milano e lì trascorre cinque mesi come arcivescovo. Il 30 ottobre ritorna per l’ultima volta ad Asso. Nel febbraio del 1922 Achille diventa papa. Il 9 settembre 1922 Pio XI scrive al sindaco G. Battista Curioni di Asso per ringraziarlo per avergli conferito la cittadinanza onoraria.
Ricorda lo zio Damiano e parla di Asso come sua "seconda patria". Scrive: "ed ora, che (…) fummo elevati alla Suprema cattedra di Pietro, è ben grato il nostro cuore vederci aggregati, come in una bene amata famiglia, tra cotesti cittadini". I ricordi di Asso sono sempre vivi nella sua mente, ed egli stesso scrive:"ebbero tanta parte nella mia vita". Diventato papa nel 1922, Pio XI vuole che nel 1925 il fotografo Luigi Paredi di Asso si rechi a Roma per fargli un ritratto fotografico, che autografa con parole di benedizione. È un segno del suo legame con il paese come quello del dono del titolo onorifico di"monsignore" a tutti i parroci di Asso. A ricordo del Papa, "L’Asso circolante", il neonato periodico bimestrale della Biblioteca comunale di Asso, dedicherò il servizio del mese di maggio.