
I ragazzi hanno aggredito il padre di un coetaneo
Castello Brianza (Lecco), 5 maggio 2018 - Italiani, molti di loro studenti, tutti di buona famiglia e più di uno anche benestante. Sono stati tutti identificati i ventenni che la notte di Halloween in strada a Castello Brianza, dopo averlo inseguito, circondato e tirato a forza fuori dalla sua auto, hanno picchiato a sangue Domenico Manzoni, un papà di 53 anni di Colle Brianza, colpevole di aver difeso il figlio Mattia loro coetaneo e di aver osato rimproverarli davanti ai genitori.
Abitano tutti nella zona di Dolzago. A ordinare la vera e propria spedizione punitiva sarebbe stato quello che è considerato il capobranco della gang di giovanissimi che ormai da mesi imperversa in paese, con vandalismi, danneggiamenti, schiamazzi, risse ed episodi di continua prepotenza verso ragazzi di altri centri del circondario, come appunto il figlio del 53enne, tanto da obbligare il sindaco Paolo Lanfranchi ad imporre con un’ordinanza di fine ottobre il coprifuoco. Che la situazione potesse degenerare al punto da sfociare in una caccia all’uomo nei confronti di un adulto nessuno poteva però sospettarlo.
«Abbiamo messo in campo diverse iniziative e diversi interventi per quei giovani, perché ormai da parecchio stavano causando diversi problemi – spiega proprio il primo cittadino di Dolzago -. Purtroppo non hanno sortito effetto e per questo settimana scorsa ho emanato un’ordinanza per vietare loro di rimanere in giro fino a tardi a provocare danni e disturbare gli altri. Certamente nessuno aveva intuito che si sarebbero spinti fino al punto di un pestaggio organizzato in piena regola». Il contesto in cui è maturato il raid in stile Arancia meccanica come le motivazioni che hanno spinto i Drughi brianzoli a comportarsi con tanta violenza non sono ancora molto chiari, di certo non risultano coinvolti in giri di spaccio, né sono cresciuti in un ambito di degrado sociale e nemmeno di illegalità. Quali provvedimenti verranno intrapresi nei loro confronti e a quali accuse dovranno rispondere non è stato al momento deciso, i carabinieri della stazione di Oggiono stanno ultimando gli accertamenti per ricostruire ogni aspetto di un episodio inedito che ha colto tutti di sorpresa, come un pugno improvviso nello stomaco che lascia senza fiato.