DANIELE DE SALVO
Cronaca

Papà Stefano è in cerca di aiuto per riabbracciare la figlia Cora: vuole riportarla a casa dal Costa Rica

Olgiate Molgora, la bimba di undici anni è stata portata via dalla mamma che si è rifugiata in Sudamerica. Per pagare le spese legali sono necessari 10mila dollari. L’appello: “Faccio l’operaio, datemi una mano”

Stefano Zardini non vede l’ora di riabbracciare la figlia Cora, 11 anni

Stefano Zardini non vede l’ora di riabbracciare la figlia Cora, 11 anni

Olgiate Molgora – Le hanno concesso asilo politico, come se scappasse da una Repubblica delle banane, non dall’Italia, e come se il suo ex marito e padre dei loro figli fosse un uomo pericoloso, mentre in realtà è stato un compagno comprensivo ed è un papà premuroso e amorevole. Contro la decisione dei giudici della Costa Rica considerare la sua ex moglie una rifugiata, papà Stefano intende presentare ricorso.

È l’unico modo per poter riabbracciare Cora, la sua bambina, che a dicembre compirà 12 anni: non la vede da 30 mesi, da quando mamma Annalisa Lucifero, 41 anni, la sua ex moglie, a marzo 2022 è scappata da Olgiate Molgora, dove lei e la figlia abitavano, per trasferirsi in Costa Rica, senza dire a nulla a nessuno, nemmeno a lui. La paura della madre era di perdere pure l’ultimogenita, come successo dopo la separazione con i due figli più grandi, che ora hanno 14 e 16 aggi, affidati dai magistrati italiani proprio a papà Stefano, perché lei non è stata ritenuta in grado di occuparsi di loro. Si sarebbero espressi in tal senso pochi giorni dopo la sua fuga.

Per potersi opporre al riconoscimento dello status di rifugiata politica alla sua ex e quindi all’estradizione sua e soprattutto di Cora, papà Stefano Zardini, 41enne che risiede a Somma Lombardo, nel Varesotto, insieme appunto agli altri due figli maggiori, deve ricorrere alle vie legali e affidarsi ad un avvocato del posto, suggeritogli dai diplomatici italiani, considerato molto bravo.

“Tra parcella, spese burocratiche e carte bollate, il preventivo a mio carico è tuttavia di 10mila dollari – spiega Stefano -. Per me sono tanti soldi. Faccio l’operaio, ho altri due figli da mantenere, mi sono già indebitato per provare a riportare a casa Cora e purtroppo non dispongono di tutte le risorse sufficienti”. Cinquemila dollari confida di poterli magari riuscire a cavarli fuori nuovamente di tasca propria, dando fondo agli ultimi risparmi di una vita di lavoro. Gli altri però non sa proprio come racimolarli. Per questo si appella ai concittadini che vorranno dargli una mano tramite una raccolta fondi online che lancerà a breve.

“Ho anche pensato di mollare tutto e rinunciare per sempre alla mia Cora – confida papà Stefano –. Temo tuttavia che non me lo perdonerei mai e di non riuscire a sopravvivere al rimorso di non aver tentato il possibile per riaverla con noi. Questa è l’ultima occasione per poterla riabbracciare e riportarla a casa, da me, dai suoi fratelli, dai nonni, dove è giusto che stia e che continui a crescere”.