Missionario lecchese ferito da una mina: amputato il piede a padre Norberto

Troppo gravi le ferite causate dall'esplosione. Il religioso trasferito dalla Repubblica Centrafricana a un ospedale in Uganda

I soccorsi a padre Norberto

I soccorsi a padre Norberto

Lecco, 14 febbraio 2023 – Ha perso un piede ed è stato operato già tre volte padre Norberto Pozzi, il missionario di Acquate dei Carmelitani scalzi di 71 anni che venerdì è saltato in aria su una mina nella Repubblica Centraficana. I medici dell'ospedale di Entebb in Uganda dove è stato trasferito d'urgenza con un elicottero della Nazioni Unite speravano di riuscire a salvargli l'arto inferiore ma alla fine hanno dovuto procedere all'intervento. “Purtroppo i medici hanno deciso di amputare il piede”, ha spiegato ai gionalisti dell'Agenzia Fides padre Aurelio Gazzera, confratello di padre Norberto.

L'amputazione

Dopo le prime cure all'ospedale di Bangui, una struttura della missione Minusca dell'Onu in Repubblica Centrafricana, il religioso originario di Acquate è stato trasferito a Entebbe, in Uganda, dove i medici sono stati costretti a prendere la decisione dell'amputazione. “Durante l'intervento i medici hanno constatato che l'osso del piede era completamente distrutto e il tessuto in necrosi” - prosegue sempre padre Aurelio -. La decisione, non facile, è stata presa dopo aver consultato sia Claudio, medico e fratello di padre Norberto, sia il dottor Destro, dell'ambasciata italiana a Kampala”, che è riuscito a mettersi in contatto con padre Norberto tramite telefono. “Ho parlato con lui ed è di buon umore”, rileva.

L'incidente

Padre Norberto è saltato su una mina lungo la pista tra Bozoum e Bocaranga, nel nord-ovest della Repubblica Centrafricana. Il missionario stava andando da Bozoum a Bouar quando a circa 22 chilometri dalla destinazione la Toyota Land Cruiser su cui viaggiava è saltato su una mina. Con lui c'erano altre 5 persone, un confratello francese e 4 aiutanti centrafricani. Il confratello ha riportato ferite minori mentre un falegname che è anche catechista ha avuto una spalla fratturata. Padre Norberto ha riportato le ferite più gravi, a causa delle schegge e della lacerazione alla gamba. Per questo sabato con un elicottero dei militari impegnati nell'operazione di pace Minusca sotto l'egida delle Nazioni Unite è stato trasferito a Bangui e poi in una struttura meglio attrezzata a Entebbe in Uganda.

Le mine

“Il problema delle mine piazzate sulla strada risale da almeno un anno e mezzo – racconta padre Aurelio -. Da quello che so non si tratta di ordigni artigianali ma di vere e proprie mine fornite ai ribelli da qualcuno”. Si tratta quindi di mine antiuomo che sarebbero state fornite e vendute illegalmente ai miliziani del gruppo ribelle 3R: Retour, réclamation et réhabilitation, cioè restituzione, denuncia e riabilitazione. Combattono contro il presidente centrafricano Faustin-Archange Touadera, protetto da anni dai mercenari russi di Wagner, che è al potere dal 2016. E' dalla proclamazione dell'indipendenza nel 1960 che la Repubblica Centroafricana è ostaggio di colpi di Stato, violenze e ribelli. In ballo c'è il controllo delle ingenti risorse minerarie.

Padre Norberto

Padre Norberto, originario di Lecco, è in Centrafrica dove ha lavorato per muratore per 8 anni dal 1980. Dopo essere tornato in Italia e aver frequentato il seminario della congregazione a Genova è diventato sacerdote carmelitano e nel 1995 è tornato nella Paese dove i carmelitani sono presente dal 1971. “Non eravamo neanche sicuri che riuscisse a sopravvivere – aveva confidato subito dopo l'incidente Bangui un confratello Trinchero, sacerdote dello stesso ordine –. Invece ora sembra che stia meglio”. Nonostante l'amputazione respira autonomamente.