Opere per le Olimpiadi Cavalcavia alla Sassella? La Regione non ha dubbi

Massimo Sertori mette la parola fine sull’ipotesi sottopasso alle porte del capoluogo. Il progetto discusso è stato argomento della campagna elettorale alle Amministrative.

Opere per le Olimpiadi  Cavalcavia alla Sassella?  La Regione non ha dubbi

Opere per le Olimpiadi Cavalcavia alla Sassella? La Regione non ha dubbi

di Fulvio D’Eri

Alla Sassella ci sarà un cavalcavia. Punto. A mettere la parola fine sulla vicenda riguardante la realizzazione di un’infrastruttura che permetta una miglior viabilità di quella attuale (impresa non difficile del resto), opera inserita nei cosiddetti lavori olimpici e cioè finalizzati coi soldi stanziati per i Giochi di Milano Cortina 2026, è Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica.

"Io non ho mai parlato di tunnel o sottopassaggio alla Sassella in nessuna intervista – taglia corto Sertori -, non so da dove siano state riportare certe mie dichiarazioni. È chiaro già da tempo che alla Sassella ci sarà un cavalcavia che verrà costruito sul progetto ormai esecutivo. Nell’ultimo incontro in Provincia di Sondrio, in cui ha partecipato anche la Soprintendenza, si è deciso di abbassare leggermente la quota del cavalcavia ma l’opera verrà realizzata secondo il progetto originario (presentato a suo tempo da Anas)". Tutto, pare, sia nato da un grosso equivoco. D’altronde era difficile ipotizzare un cambio di direzione così repentino da parte di Regione Lombardia, visto che l’opera, secondo i piani, dovrebbe essere realizzata prima del 2026 e quindi i tempi per la riprogettazione della stessa avrebbero invece richiesto i (soliti) tempi biblici ormai consueti in Italia. Ma a porre fine a qualsiasi ipotesi di poter vedere un sottopassaggio alla Sassella ci aveva pensato l’assessore regionale Claudia Terzi, giovedì, in commissione trasporti e infrastrutture. Deluse quindi le speranze dei Dem di Sondrio, da mesi sul sentiero di guerra insieme ai gruppi di minoranza consigliare sondriese, e di altri che, invece, hanno sperato in un cambio di rotta e nella possibilità della realizzazione di un’opera, per loro, meno impattante rispetto a quella che verrà invece realizzata. Ma è proprio su questo concetto che le parti non si trovano d’accordo perché in molti sostengono che, così come è concepito, il cavalcavia non usurpi il paesaggio e che la vista del Santuario della Sassella resti una cartolina bellissima. Una cosa è certa: alla Sassella ci sarà un cavalcavia.