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Operato il Fondon Tentativo estremo di salvare il faggio acciaccato dall’età

Casargo, gli esperti hanno provveduto ad applicargli dei tiranti per sorreggerlo: si reggeva in piedi a stento e rischiava di crollare. La pianta monumentale ha 400 anni e si è temuto di doverla tagliare.

Operato il Fondon Tentativo estremo di salvare il faggio acciaccato dall’età

Il Grande vecchio della Val Marcia è stato operato. Gli sono stati applicati dei tiranti per sorreggerlo. È il Fondon, il faggio del Piancone che ha quasi 400 anni. La pianta monumentale si reggeva in piedi a stento e rischiava di crollare sotto il peso dei secoli, dei suoi rami nodosi grossi come tronchi. Sono stati apposti cavi e imbracature per regalargli sollievo, renderlo stabile e curare ferite nella corteccia in cui potrebbero annidarsi batteri, funghi e parassiti che aggraverebbero ulteriormente la sua situazione. Ad eseguire l’intervento, su indicazione dell’agronomo Marco Giorgetti, è stato il giardiniere Marco Gusmeroli, insieme a 3 tree climber. L’operazione è costata quasi 3mila euro: l’hanno pagata in parte di tasca propria gli abitanti di Casargo, con i fondi raccolti dalla Pro loco. Il Fondon non è un semplice albero, è la memoria di Casargo e di tutta la valle. Ai suoi piedi si sono riposati e riparati pastori stanchi che portavano greggi e mandrie al pascolo al Pizzo d’Alben, i soldati che presidiavano e marciavano verso qualche lontano fronte, i commercianti di passaggio, pellegrini diretti chissà dove, i partigiani che combattevano per la libertà, escursionisti... "Ha saldato generazioni di padri con i figli – spiega il sindaco Antonio Pasquini -. In molti serbano qualche racconto in cui il Fodon era incontestabile punto cardinale o cornice ad aneddoti, leggende o più semplicemente parte di ricordi legati ad esso che continuano ad essere tramandati". L’auspicio è che l’intervento lo conservi in salute e il più a lungo possibile: nato da un minuscolo seme, ma diventato più forte dell’incedere del tempo e delle intemperie. Per consentire di andarlo a trovare è stato sistemato il sentiero.

Daniele De Salvo