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Omicidio a Paderno D'Adda, confermato ergastolo in Appello a Pirotta

I giudici della Corte d'assise d'appello di Milano hanno confermato la pena dell'ergastolo, inflitta in primo grado, per Santo Valerio Pirrotta, 46enne di Lurago d'Erba, ritenuto colpevole per l'omicidio la sera del 10 maggio 2012 del carpentiere e padre di famiglia 42enne Antonio Caroppa di Paderno d'Adda, freddato con un colpo di pistola esploso a bruciapelo alla gola nel box sotto casa sua di D.D.S.

Omicidio a Paderno D'Adda (Cardini)

Paderno d’Adda (Lecco), 14 ottobre 2014 - Fine pena mai. I giudici della Corte d'assise d'appello di Milano hanno confermato la pena dell'ergastolo, inflitta in primo grado, per Santo Valerio Pirrotta, 46enne di Lurago d'Erba, ritenuto colpevole per l'omicidio la sera del 10 maggio 2012 del carpentiere e padre di famiglia 42enne Antonio Caroppa di Paderno d'Adda, freddato con un colpo di pistola esploso a bruciapelo alla gola nel box sotto casa sua.

Secondo i magistrati sarebbe stato lui a ordinare la spedizione punitiva, recuperare l'arma per il delitto e accompagnare direttamente sul posto gli esecutori materiale dell'assassinio, i cugini Fabio Citterio, tecnico informatico pure lui di 46 anni e di Lurago, e Tiziana Molteni, operatrice sanitaria 53enne di Dolzago, che hanno patteggiato una pena di trent'anni. L'avvocato del comasco ha già preannunciato un nuovo ricorso in Cassazione. Resta invece ancora da chiarire il movente del raid, sebbene parrebbe che possa trattarsi di un delitto d'onore, dato che la moglie della vittima in passato aveva intrattenuto una relazione sentimentale con un boss della 'ndrangheta il quale non avrebbe gradito che lei sia sia ricostruita una vita.