
Per renderla efficiente saranno investiti oltre 300 milioni di euro. I pendolari rischiano di pagare in ritardi e interruzioni il costo più alto.
Più di 20mila pendolari si spostano quotidianamente in treno tra Milano e la Valtellina, passando per Lecco. A loro si aggiungono migliaia di turisti che ogni week-end si riversano nei paesi dell’Alto Lago. E, tra poco più di un anno, ci saranno atleti, addetti ai lavori, delegati internazionali e tifosi di tutto il mondo che parteciperanno e assisteranno alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026. "La Milano – Lecco – Sondrio – Tirano è una linea molto particolare, che corre in un territorio complesso e non riposa mai, perché abbina il forte flusso turistico all’alta frequenza di pendolari – spiega Gian Mario Fragomeli consigliere regionale dem lecchese, promotore ieri di un convegno a Varenna sulle criticità e le opportunità di una delle linee lombarde più importanti -. Non per nulla a Varenna sono triplicati i passeggeri. È anche una linea fondamentale per le Olimpiadi 2026 del 2026". Proprio in vista dell’appuntamento a cinque cerchi sono in corso e in programma interventi di ammodernamento dal valore 312 milioni di euro, quasi 2 milioni e mezzo per ciascuno dei 105 km della tratta Lecco – Tirano e e dei 26 della Colico – Chiavenna. Interventi che dovrebbero evitare figuracce planetarie in diretta tv, dato che tra settembre e ottobre 193 corse, il 9% del totale sono state cancellate e il 54% hanno viaggiato con un quarto d’ora di ritardo.
È lungo l’elenco dei lavori per rimettere a nuovo e rendere accessibili a tutti le undici stazioni lungo il percorso. Fanno parte degli interventi in programma anche la soppressione di 17 dei 61 passaggi a livello, migliorare canali e strumenti di informazione in 34 tra stazioni e fermate. Poi si dovrà predisporre un punto di comunicazione e scambio a Olgiate Molgora per evitare il blocco della circolazione in caso di guasti tra Carnate e Calolziocorrte. Per realizzarli tuttavia sono previsti cantieri e chiusure, anche per mesi e nei periodi di massimo affollamento.
"Tutti interventi che si assommano in un periodo troppo breve – avverte Gianmario Fragomeli -. Le Olimpiadi sono un traguardo, ma questa linea è anche una infrastruttura fondamentale di un territorio che ha bisogno del trasporto pubblico innanzitutto per favorire crescita e sviluppo". All’incontro, sold out in platea, hanno partecipato tra gli altri l’assessore lombardo ai Trasporti Franco Lucente, che non si è sottratto a domande e critiche per i disservizi e il responsabile sviluppo infrastrutture per l’area Nord Ovest Michele Rabino.