Ok alla ristrutturazione, la Ferrarini è salva col marchio Vismara

La Ferrarini è praticamente salva e con essa lo è anche la Vismara, lo storico marchio brianzolo che dal 2000 appartiene al colosso emiliano.

Il 75% dei creditori ha approvato il piano di ristrutturazione che prevede il subentro, con una contestuale iniezione di capitali, della cordata del gruppo valtellinese Pini e della finanziaria Amco che detiene una fetta dei crediti della società emiliana. Nel pacchetto è previsto anche il mantenimento della produzione in Vismara per i cinque anni necessari per il suo completo risanamento.

Ora manca solo l’omologa da parte dei giudici del tribunale di Reggio Emilia, ma si tratta di una formalità. L’approvazione della proposta concordataria da parte del 75% delle classi dei creditori, cioè 9 su 12, e da una corrispondente percentuale del 71,96% dei creditori nel loro complesso, non solo mette al sicuro gli oltre 150 dipendenti dello stabilimento della Vismara a Cascina Sant’Anna a Casatenovo, ma potrebbe far ripartire il piano di recupero dei vecchi stabilimenti dismessi nel centro storico del paese. "L’omologazione, che si confida possa avvenire entro la fine del 2022, è una tappa decisiva", spiega il consulente legale del gruppo Ferrarini Sido Bonfatti. "Una conclusione – aggiunge Alberto Guiotto, capo dell’advisory department di Agfm, lo studio di consulenza cdal punto di vista societario - resa possibile esclusivamente dalla gestione dell’impresa Ferrarini che in questi quattro anni e mezzo ha generato utili, non perdite, dimostrando la capacità anche per il futuro di rimanere sul mercato e di salvaguardare integralmente i livelli occupazionali e l’importante indotto". Daniele De Salvo