Lecco – Da torre a torre, in un’unica corsa a piedi lunga quattro giorni, in totale autonomia e autosufficienza. Sarà la prossima impresa di Roberto Crippa (foto), 58 anni di Olginate, giornalista per professionale e ultramaratoneta per passione. Tra una decina di giorni, martedì 10 ottobre, partirà dalla sede della Canottieri Lecco, all’ombra del Matitone di San Nicolò, la torre campanaria della basilica cittadina, alla volta della torre di Pisa, dove conta di arrivare per domenica 13 ottobre, dopo un aver percorso 320 chilometri. Il percorso tracciato prevede di raggiungere il Cremonese, dopo aver seguito il corso dell’Adda, attraversando la Pianura Padana, e quindi di procedere verso il Parmense per poi affrontare il Passo della Cisa a più di mille metri di quota attraverso un antico tracciato, lambire la Liguria e puntare sulla Versilia prima del lungo tratto finale. In tutto il Forrest Gump olginatese attraverserà quattro regioni e dieci province.
L’obiettivo è quello di spingere ancora più in là di 35 chilometri e mezzo il precedente record messo a segno lo scorso ottobre con una maratona estrema di poco meno di 290 chilometri da Lecco a Venezia. Roberto ha battezzato la sfida "Tower2Tower", da torre a torre appunto. Sarà lui contro la strada e contro il cronometro. I giovani figli Julien e Oliver lo affiancheranno unicamente per alcuni tratti iniziali e finali in bici insieme ad alcuni amici, un paio dei quali correranno con lui per qualche chilometro, per aiutarlo a trovare il ritmo e il passo giusti. "Sarà come correre sette maratone e mezzo tutte di fila, una in più dell’impresa dell’anno scorso – spiega Roberto -. L’importante sarà non fermarsi. Dormirò solo microsonni. Fondamentale inoltre la giusta alimentazione".
Roberto Crippa è ormai un veterano: ha affrontato diverse gare sky e ultramarathon in Italia, Austria, Croazia e Svizzera: nel 2021 ha affrontato 154 chilometri da Lecco a Bormio, in alta Valtellina; poi una 100 miglia in Germania; 203 chilometri tra il capoluogo lariano e Genova; in un continuo crescendo i 284,5 chilometri tra Lecco e Venezia. E ora il tentativo di superarsi di nuovo. Può contare inoltre su un equipaggiamento tecnico di eccellenza. "Conosco il mio corpo, ho imparato ad ascoltarlo – racconta il forte atleta lecchese -. Ho esperienza, ma non basta mai, in simili prove ogni eventuale errore si paga e dovrò restare concentrato". Un grande esempio di tenacia e preparazione fisica e mentale.