Nozze? Sì a Villa Manzoni Ma dopo il restauro

La dimora diventata un museo verrà completamente riqualificata e aperta al pubblico per eventi, ricevimenti e matrimoni con catering

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"Questo matrimonio s’ha da fare", in Villa Manzoni a Lecco. I promessi sposi si potranno sposare nella villa dell’infanzia e della giovinezza del Sommo, di cui quest’anno ricorre tra l’altro il 150esimo anniversario della morte. La dimora di don Lisander, dove è ancora sepolto il padre Pietro e che è diventata un museo a lui dedicato, verrà completamente restaurata e riqualificata. Una volta terminati i lavori, aprirà le porte pure a cerimonie ed eventi con tanto di catering e ricevimenti, sposalizi compresi probabilmente.

Il sindaco Mauro Gattinoni e gli assessori della sua giunta hanno approvato i progetti definitivi per l’adeguamento e il recupero di Villa Manzoni. È un intervento da oltre 5 milioni e mezzo di euro, in parte stanziati dai precedenti amministratori comunali, in parte con fondi del Pnrr e il resto con un nuovo stanziamento. Nel cosiddetto corpo nobile, che ora ospita il museo manzoniano al piano terra, verrà ampliato anche al primo piano il percorso espositivo: saranno restaurate le sale, consolidati i sottotetto, riqualificati i servizi igienici esistenti e realizzato un nuovo montascale. Nei rustici sarà riqualificato lo spazio per eventi e cerimonie delle scuderie, con ambienti dedicati alla cucina e al catering, più un angolo ristoro. Nel progetto anche un deposito e il locale tecnico dedicato agli impianti. Verrà inoltre bonificato l’amianto che infesta alcune pavimentazioni. Le tavole sono stati realizzate dagli ingegneri dello Studio Berlucchi di Brescia. "Nel 150° anno della morte di Manzoni, ritengo sia un segnale importante" spiega l’assessore a Lavori pubblici Maria Sacchi. Daniele De Salvo