REDAZIONE LECCO

"Non è un ladro". L’ex parroco di Perledo è stato assolto

A fare scattare l’indagine nel 2014 era stato il vicario episcopale di Lecco, Maurizio Rolla. Accuse infondate

Era accusato di appropriazione indebita di tre calici e di 1900 euro: è stato assolto con formula piena l’ex parroco di Perledo, don Gerardo Del Duca. La vicenda risale al 2014, quando il sacerdote guidava la parrocchia del paese del centro lago e una segnalazione era partita dal vicario episcopale di Lecco, monsignor Maurizio Rolla che aveva fatto scattare le indagini dei carabinieri e il rinvio a giudizio del sacerdote, che ieri – assistito dall’avvocatessa Elena Ammannato - è stato sentito davanti al giudice Chiara Arrighi e respinto ogni addebito. Anzi il sacerdote – ora in servizio in una comunità nel Napoletano – ha dichiarato di "essere lui in credito perché per un paio di mesi non aveva ricevuto lo stipendio ed ha utilizzato i soldi di una festa per mandare avanti la parrocchia".

A far scattare la denuncia da parte del vicario episcopale di Lecco, Maurizio Rolla, forse troppo ligio alle regole e a quanto comunicato da alcuni fedeli, era stata la sparizione di alcuni ornamenti sacri di valore dopo il passaggio di padre Del Duca da Gittana come guida spirituale dal 2012 al 2104, oltre ad ammanchi nei bilanci della parrocchia. Proprio su questo punto dell’accusa si è concentrata la difesa dell’avvocato Ammannato, avvalendosi della testimonianza di padre Giacomo Capraro. Che ha dichiarato: "È lecito che un sacerdote utilizzi i soldi delle offerte per fini personali". Secondo quanto affermato da padre Capraro, che ha smentito la tesi di monsignor Rolla, è una prassi consolidata, soprattutto laddove il parroco non trovi sufficiente la retribuzione mensile. Così come ha riferito ieri don Del Duca e al termine il pm Caterina Scarselli ha chiesto il non luogo a procedere. Il giudice Chiara Arrighi ha assolto don Gerardo perché "il fatto non sussiste". Angelo Panzeri