
L’incubo è finito dopo nove anni. Un pensionato di Valmadrera è stato prosciolto dall’accusa di circonvenzione di incapace dal giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano. Il lecchese era stato iscritto nel registro degli indagati su segnalazione dei servizi sociali del Comune di Valmadrera del 26 ottobre 2011. I fatti: l come volontario, l’uomo accudiva da lustri due sorelle e altrettanti fratelli, tutti single, nel trasporto per visite o in ospedale e all’acquisto di alimenti.
I quattro, due sono deceduti, avevano l’amministratore di sostegno dal 1981 e nel corso degli anni aveva avuto necessità di aiuti. Così, oltre all’amministratore di sostegno, assegnato dal giudice tutelare del tribunale di Lecco, erano seguiti dai servizi sociali di Valmadrera e da un pensionato della cittadina alle porte di Lecco. Nel 1981 le due sorelle fecero un testamento in cui assegnavano al 60enne di Valmadrera che le accudiva la nuda proprietà, e qualche anno dopo anche i due fratelli sottoscrissero il testamento davanti a un notaio lecchese. I servizi sociali di Valmadrera segnalarono il caso e l’allora Procuratore di Lecco, Tommaso Buonanno, iscrisse nel registro degli indagati l’uomo assistito dall’avvocatessa Elisa Magnani. Dopo nove anni e numerosi accertamenti, è stato sentito anche il notaio che ha confermato che i quattro erano capaci di intendere e volere al momento della sottoscrizione del testamento, si è svolta l’udienza preliminare con accusa affidata al pm Andrea Figoni (nella foto) e il Gup ha prosciolto il 60enne. L’incubo è finito dopo quasi due lustri, ma ora potrebbe esserci un seguito nei confronti del Comune di Valmadrera – che ha segnalato la presunta notizia di reato - per un risarcimento danni.
Angelo Panzeri