
I vertici dell’Arma con i premiati
Lecco – Nei secoli fedeli. Alla Repubblica italiana, alla Costituzione, alla divisa che indossano, alla difesa della patria, alla salvaguardia delle libere istituzioni. Fedeli ai cittadini. Sono i carabinieri, che ieri hanno festeggiato il 210° anniversario della fondazione dell’Arma più amata dagli italiani. Sono loro, i carabinieri, a occuparsi dell’84% di tutti i reati denunciati in provincia di Lecco. "Manteniamo inalterato il nostro impegno, confermando la nostra vocazione a sostegno del cittadino e concretizzando, con le azioni di ogni giorno, quella funzione di rassicurazione sociale da sempre caratterizza dalla presenza sul territorio" conferma Alessio Carparelli, comandante provinciale dei carabinieri di Lecco, che, in un anno, hanno arrestato 193 persone e ne hanno denunciate 1.863.
Non ci sono però solo manette e denunce. Ci sono soprattutto i tanti interventi di soccorso: i 146 codici rossi per aiutare le vittime di violenza domestica e di genere, oppure i 700 servizi di sostegno, "di cui 150 sulle piste da sci dei piani di Bobbio e 350 nel lago di Como", prosegue il comandante provinciale.
I carabinieri premiati durante la cerimonia, lo sono stati proprio per aver salvato persone in difficoltà: il maresciallo Vincenzo Ferrara, il brigadiere Tommaso Longo e il carabiniere Giusi Grillo della stazione di Olginate, il vicebrigadiere Federico Puorro (Merate), e i carabinieri Michele Mascolo e Lorenzo Biasella (Valmadrera). Questi ultimi hanno impedito a una 70enne di buttarsi da una cavalcavia della 36.
"Abbiamo provato a convincerla a desistere – raccontano i militari, entrambi 23enni -. Non c’era più tempo, dovevamo fare in fretta. Ci è bastato uno sguardo. Abbiamo scavalcato il parapetto. Eravamo sospesi nel vuoto. Uno di noi l’ha distratta, l’altro l’ha bloccata e insieme siamo riusciti a trascinarla al sicuro".