
Nel computer di un insospettabile lecchese gli investigatori della Polizia postale hanno trovato tracce di fotografie e filmati raccapriccianti che ritraggono centinaia di bambini e ragazzini violentati suddivisi per sesso, età e colore della pelle. Nel database degli orrori ci sono anche neonati stuprati e torturati, sottoposti a pratiche di sadismo. Lui è stato denunciato e il pc sequestrato. Stessa sorte hanno subito altri sedici pedofili che risiedono tra le province di Como, Brescia, Milano, Bolzano, Catania, Chieti, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese e in altre città straniere. Tre persone invece sono state arrestate in flagranza a Napoli e Pisa, mentre altri stranieri sono stati individuati e segnalati agli inquirenti dei loro Paesi. La retata è scattata ieri mattina su ordine dei magistrati della Procura distrettuale di Catania in seguito alle indagini compiute sotto copertura dagli agenti della Polizia postale catanese in collaborazione con i colleghi del Cncpo di Roma, il Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online.
Gli investigatori hanno scovato un sito ospitato su server estero che proponeva immagini di pornografia minorile e commenti che istigavano esplicitamente alla commissione di abusi sessuali con minorenni giovanissimi pubblicati da centinaia di anonimi utenti, molti dei quali, una volta entrati in contatto tra loro, si spostavano su altre piattaforme virtuali ritenute più sicure, con sistemi di anonimizzazione come Tor e Vpn e servizi di messaggistica crittografata, per scambiarsi foto e video proibiti allucinanti. Per i poliziotti non è stato facile infiltrarsi nella rete di pedopornografi né reggere a quelle scene per identificarli. Grazie all’analisi dei dati e dei flussi di traffico sono inoltre riusciti a localizzare anche alcuni posti dove sono stati commessi gli abusi filmati e a rintracciare le vittime, ora sotto tutela. Tutto il materiale sequestrato di migliaia di giga sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche per risalire ad altri pedofili e soprattutto salvare altri neonati, bambini e ragazzini abusati. D.D.S.